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Vinile a 33 giri

26 aprile, 2022 - 09:00 Biblioteca Civica Villa Amoretti - corso Orbassano 200, Torino

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VINILE A 33 GIRI

365 giorni in musica

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curatore della mostra Renzo Sicco

 

Un viaggio dentro la musica che ha cambiato il mondo negli ultimi 50 anni

 

La mostra delle copertine dei dischi

che hanno fatto la storia del rock e della musica popolare

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dal 22 aprile al 23 maggio 2022

realizzato nell’ambito di Torino per Eurovision 2022

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 VINILE A 33 GIRI locandina-DEF-1000

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alla BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI

corso Orbassano 200 – Torino

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con la collaborazione delle Biblioteche Civiche torinesi

 

SALONE OFF – Salone Internazionale del Libro di Torino

 

Con il patrocinio della Circoscrizione 2 – Santa Rita – Mirafiori Nord – Mirafiori Sud

 

Orari d’apertura al pubblico: il lunedì dalle 14 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 15, domenica chiuso

 

INGRESSO LIBERO

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Renzo Sicco-mostra vinili-L

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Gli appuntamenti collaterali

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Teatro Agnelli

via Paolo Sarpi 111

giovedì 5 maggio alle 21

nell’ambito della mostra Vinile a 33 giri,

con il contributo della Circoscrizione 2

spettacolo gratis

ROSSO FLOYD – I PINK E IL “DIAMANTE”

Tratto dal libro di Michele Mari (Einaudi editore) e realizzato da Assemblea Teatro

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Biblioteca Civica Villa Amoretti – Sala Incontri

corso Orbassano 200

venerdì 6 maggio alle 17,30

KEITH RICHARDS

Sessant’anni di pietre rotolanti

Il chitarrista dei Rolling Stones racconta il suo amore/odio per Mick Jagger e altre storie della più leggendaria band del rock’n’roll.

lettura di Alberto Barbi

Sarà presente il curatore della mostra Renzo Sicco

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Biblioteca Civica Villa Amoretti – Sala Incontri

corso Orbassano 200

Torino che legge

lunedì 9 maggio alle 17,30

MA CHI ME LO FA FARE?

Vivere, morire e suonare con i Doors

Robby Krieger, chitarrista della mitica band americana racconta la storia del gruppo nel libro scritto con Jeff Alulis

Letture di Angelo Scarafiotti

Sarà presente il curatore della mostra Renzo Sicco

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Biblioteca Civica Villa Amoretti – Sala Incontri

corso Orbassano 200

lunedì 16 maggio alle 17,30

PARLIAMO DI MUSICA

Renzo Sicco, curatore della mostra, incontra Marinella Venegoni, giornalista che da sempre ha raccontato la musica attraverso le pagine de La Stampa

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VINILE A 33 GIRI square

LA MOSTRA

Assemblea Teatro da sempre si occupa di teatro miscelato alla musica fin dal lontano 1980 con “Camminando nel rock”.

Siamo stati i primi in Italia alla fine degli anni ’70, a realizzare un tour con un gruppo musicale, l’allora mitico Banco del Mutuo Soccorso. Incrociando teatro e rock. Lo avevano fatto solo Lindsay Kemp e David Bowie in Inghilterra. Poi, abbiamo messo in scena “After Punk Revolution”, come dice il titolo un lavoro sull’epopea punk, l’ultima grande rivoluzione musicale. Poi hanno scritto musiche originali per i nostri spettacoli niente di meno che Peter Gabriel, David Sylvian e Mick Karn.

Alice ci ha concesso suoi brani per “Il rossetto sull’ostia” mentre lo stesso Roger Waters ci concesse l’uso della meravigliosa “It’s a Miracle” per l’allestimento di “Fuochi”. Per il Festival del Teatro di ricerca di Madrid realizzammo, alla fine degli anni ’80, uno spettacolo sui Rolling Stones che, poco dopo il debutto, fu il primo spettacolo di teatro-rock a esser presentato alla caduta delle frontiere oltre il muro dell’Est a Budapest, in Ungheria.

Poi è stata la volta della collaborazione con i nostrani Mau Mau e Subsonica e tanti altri. Inoltre, abbiamo realizzato un importante lavoro per la memoria di Luigi Tenco, lo spettacolo “L’aria triste che tu amavi tanto”.

Da ultimo, un nuovo lavoro sui Pink Floyd, da noi realizzato, nel 2021 è stato lo sviluppo lineare e naturale di una vocazione e un’attenzione alla musica sempre presente nel nostro lavoro. Inoltre, parlare dei Pink Floyd, per una compagnia come Assemblea Teatro che ha superato i 50 anni di attività continuativa, vuol dire tornare a riscoprire e riflettere le influenze che hanno segnato alle origini il nostro percorso culturale: la psichedelia, la trasformazione giovanile degli Anni ’60, la formazione politica, i viaggi e il mito dello spazio e la luna.

Non secondario per noi, raccontare i Pink Floyd vuol dire analizzare la chimica che si crea in gruppo per le relazioni interpersonali. Dunque riflettere sulla dimensione collettiva. Capire come un percorso ricco di forti individualità artistiche possa raggiungere vertici incredibili nella comunione e nella sintesi in opere che solo un solido collettivo riesce a rendere uniche e intramontabili.

È questa proprio la formula vincente dei Måneskin che con la loro vittoria all’edizione 2021 hanno permesso a Torino di poter ospitare l’evento.

L’Eurovision ci offre la possibilità di ripresentare un lavoro realizzato nel 2016, presso il Mausoleo della Bela Rosin, a Mirafiori, con l’allestimento di una mostra di vinili, una grande mostra riproposta anche in seguito e poi interrotta, nelle sue riprese, nel 2020.

In questa nuova occasione le Biblioteche Civiche ci ospitano nel Salone Aulico di Villa Amoretti in zona Santa Rita.

Un anno in musica. Un disco al giorno. 365 copertine dei long play più significativi dove la musica diventa immagine prima di videomusic e dell’avvento del formato CD.

Questo è VINILE A 33 GIRI. Un viaggio dentro la musica che ha cambiato il mondo negli ultimi 50 anni.

La mostra offre “un muro” di copertine di vecchi e nuovi 33 giri esposte in pareti di cellophane.

Quanto basta per garantire un effetto trasparenza che permette di sbirciare tra il riconosciutissimo album “The Dark Side of the Moon” (1973) degli inglesi Pink Floyd o lo psichedelico “Volunteers” degli americani Jefferson Airplaine (1972), o gli italianissimi Banco del Mutuo Soccorso nel loro leggendario salvadanaio o i mitici cappellino e occhiali tondi di Lucio Dalla.

Vinile a 33 giri propone un percorso nell’emozione del suono, un ingresso in quel baule di immagini e musiche che sono state la colonna sonora di oltre mezzo secolo di cultura giovanile e non solo. Cultura, e non subcultura, concetto oggi ormai chiarito, se ce ne fosse ancora bisogno, anche dal Nobel di cui è stato insignito Bob Dylan nel 2016.

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Leggi anche l’articolo che segue

tratto da Il Venerdì di Repubblica del 29 aprile 2022

LaRep29apr-IL-VENERDÌ-p8

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