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la storia

L’ampia e complessa attività del gruppo Assemblea Teatro nasce ufficialmente con una dichiarazione scritta a Torino nel quartiere popolare delle Vallette l’anno 1967. Tale dichiarazione affermava: “L’assemblea degli abitanti del quartiere sarà il teatro del quartiere”.

Da questa affermazione il gruppo non derivava soltanto il nome ma l’indicazione programmatica che doveva divenire la linea di ricerca degli anni successivi e che si evolverà insieme alle lotte e alle indicazioni politiche da esse nascenti. Da qui alcune caratteristiche che il gruppo manterrà costanti in tutti questi anni: la struttura aperta e assembleare, senza divisione di ruoli, con componenti fisse e componenti occasionali.
In secondo luogo la tendenza a radicarsi in uno spazio politico e a cooperare con le sue componenti: assemblee operaie e contadine, comitati di lotta, sezioni sindacali, comitati di quartiere. E ancora: l’uso di tecniche di comunicazione multimediale (pittura, coreografia, scultura, musica, fotografia, grafica, fumetti, architettura, audiovisivi ecc.). Infine il completo consumo dei prodotti del gruppo nel momento stesso della loro produzione – ciò che rende irripetibile il prodotto come tale, escludendo da qualsiasi possibilità di circuitazione.
Tra i lavori prodotti dall’Assemblea Teatro a partire già dal 1967 decine e decine di interventi di strada, happening, laboratori, azioni no-stop di coinvolgimento su borgate e quartieri, lavori di animazione, spettacoli per ragazzi e adulti, videonastri, cartoni animati, seminari sperimentali, ecc.

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INSOLITO è nato nel 1987 con l’intento di offrire al pubblico di una città, allora spenta come Torino, l’occasione di incontrare un teatro innovativo di frontiera che, anziché lavorare con la parola, usava strumenti, per l’appunto insoliti, come le bolle di sapone, i fumetti, i copertoni, i giochi circensi e altre meraviglie.
Per primi abbiamo così portato in Italia artisti come Pep Bou, Hot y Neon, Spinach Ballet, Cesc Gelabert, Jordan e Arias, Chapertons e molti altri, offrendo sorpresa, emozione, gioia e divertimento a migliaia di spettatori.
Oggi, che anche i cartelloni dei Teatri più rigorosi o degli stessi Stabili si aprono al circo e alla leggerezza, che tutte le possibili contaminazioni sono state digerite, che anche il teatro è scaduto dentro la falsa cultura dell’audience e della spettacolarità a tutti i costi, per noi l’Insolito continua ad essere un’attenzione alla variegata offerta dei più giovani, ma è soprattutto il desiderio di offrire al pubblico l’incontro possibile con un teatro che sa ancora confrontarsi con la vita, la quotidianità, la memoria, parlando al cuore con storie anche dure, a volte, ma necessarie.