Luis Sepúlveda è stato uno scrittore capace di ascoltare e guardare il mondo. Amava stare in mezzo alla gente, per questo è stato davvero molto bello sabato 11 luglio, nel pomeriggio, togliere ogni palcoscenico e leggere, recitare le sue parole in mezzo alle strade e nelle piccole piazze di Rivalta di Torino.
Siamo sicuri che se ci ha ascoltato gli sarà piaciuto che una cittadina del Piemonte diventasse scenario ora per una storia del suo Sud del mondo, quello estremo della sua amatissima Patagonia, ora del solare bruciante deserto di Atacama.
Storie di uomini o storie di animali ma sempre di passione. Storia, nella storia feroce della dittatura, storie di coraggio e di resistenza sempre.
Angelo Scarfiotti, Silvia Nati e Mattia Mariani, che in diverse occasioni hanno lavorato con Luis, hanno riofferto le loro voci al racconto. Lo hanno fatto emozionati nonostante il transito di auto e motociclette, tra l’abbaiare di cani o il pianto di bambini. Suoni normali che assenti sul palcoscenico sono invece naturali in mezzo alle strade. Li hanno coadiuvati Eugenio Gradabosco e Daniele Li Bassi. Emozionato, il pubblico li ha seguiti in giro per il paese e applauditi calorosamente nella tappa finale sotto l’antica Ala del Mercato.
