Al fine di evitare fraintendimenti: Assemblea Teatro ha compiuto 51 anni, ma non è questa la data di cui parliamo.

Il 10 dicembre 1948 veniva siglata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Certo, questa dichiarazione non è vincolante, perché viene mantenuta intatta la sovranità degli Stati che hanno deciso di aderirvi (vale a dire che non si tratta di regole che devono essere seguite, ma solo che si consiglia caldamente di seguire) e questo è perfetto dal punto di vista dell’affermazione dell’identità dello Stato e non sarebbe nemmeno un problema, se solo si pensasse a quanto è importante per un Paese garantire i diritti fondamentali per i suoi abitanti.

Eppure, ciò che sembra semplice buon senso, viene spesso accantonato in nome di logiche legate alla politica, all’economia e al mercato.

Nonostante tutto ciò che accade nel mondo, tuttavia, questa simpatica vecchietta (si intenda la Dichiarazione) continua ed esistere e a resistere e, se ce l’ha fatta fino ad ora, qualcosa vorrà ben dire. Esistono Associazioni, Organizzazioni, Enti e anche gruppi artistici che, con il loro operato, ricordano costantemente la sua esistenza e ricordano, allo stesso tempo, che il contenuto di quella dichiarazione riguarda tutti noi.

E’ stata scritta da esseri umani per gli esseri umani, ecco perché sarebbe più giusto dire che oggi è il compleanno di tutti noi.

Se ci sentiamo esseri umani, allora, come tali, siamo stati “ufficializzati” 70 anni fa.

Solo 70 anni fa?

La gente nasceva anche prima, ma due guerre hanno lanciato un tragico segnale di perdita di memoria e di consapevolezza di quella che era ed è la dignità umana e dunque è parso giusto agli Stati firmatari, di mettere nero su bianco quelle che dovrebbero essere regole di buon senso, ma che erano state dimenticate.

Se volete conoscerle nel dettaglio, ecco il link al sito ufficiale

https://www.ohchr.org/EN/Issues/Pages/WhatareHumanRights.aspx

Non si trova il testo in italiano (reperibile in qualunque altro sito) perché le Nazioni Unite non hanno l’italiano come lingua ufficiale.

Ancora un paio di precisazioni:

potrebbe accadere una sorta di deja vu, leggendo la Dichiarazione. Non vi preoccupate, è solo il vostro buon senso che parla. Se vi viene da dire “Beh, ma è ovvio”, pensate che, se si è sentito il bisogno di ribadirlo, molto probabilmente in un momento storico quel che era ovvio era stato dimenticato;

la Dichiarazione è stata scritta per tutti noi. Nel nostro piccolo, possiamo rispettarla ogni giorno. Sicuramente, saprete tradurre in pratica queste parole.