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IL MAESTRO DENTRO & DENTRO

10 maggio, 2014 - 21:00 ARREDAMENTI CHAVE 1890 - via Pietro Micca 15a angolo via San Camillo De Lellis

Mario Tagliani – IL MAESTRO DENTRO – Add edizioni
Sandro Bonvissuto – DENTRO – Einaudi editore

  

Partecipano Fabio Geda (scrittore) e Bruno Mellano (garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà)

Letture di Angelo Scarafiotti

 

Mario Tagliani il carcere lo conosce da 30 anni. Ci è finito dentro per caso, suonando il campanello per entrare. Lì ha trovato le sue “classi” e ha deciso che non c’era modo d’insegnare più bello. Il mio lavoro è dare ai ragazzi la chiave per tornare liberi scrive Mario, e quotidianamente ha pensato a come assolvere nel migliore dei modi al suo mandato. La sua è una didattica fulminea: i ragazzi restano in classe in media tra i 30 e i 70 giorni poi, fuori o in un’altra struttura. Quindi bisogna saperli prendere, conquistare, offrire loro una possibilità, perché forse altre non arriveranno. Il carcere in trent’anni è poi anche uno specchio della società: al Ferrante Aporti negli anni ’70 c’era la Torino degli emigrati del Sud, poi via via i rom, i marocchini, quelli dell’Est, e oggi, nuovamente, sembra facciano ritorno gli italiani.
Mario è divenuto alcuni anni fa il protagonista di un breve e curato libello di Fabio Geda, La bellezza nonostante, nel quale l’autore con dolcezza narrava un maestro speciale . Oggi invece si presenta come scrittore della propria vita e del proprio mestiere.

E’ una rivelazione letteraria, eppure Sandro Bonvissuto (laurea in filosofia), ex detenuto del carcere romano Regina Coeli, fa il cameriere nel quartiere romano Trionfale. Il suo esordio è avvenuto due stagioni fa, con DENTRO, crudo racconto della vita oltre le sbarre, denuncia del “muro” oltre il quale vengono reclusi gli uomini, divisi dalla vita.
“Il muro è il piú spaventoso strumento di violenza esistente. Non si è mai evoluto, perché è nato già perfetto” e Bonvissuto sarà a Torino per raccontarlo, in una serata che del carcere vuole narrare la quotidianità, un tema che, come tanti, in Italia diviene di dominio pubblico nelle giornate in cui l’emergenza spazi, l’aumento delle proteste e dei suicidi, richiede massicci e tempestivi svuotamenti.

Una doppia serata di “verità” dura e scomoda, attraverso due libri di carne, che narrano di emozioni vissute, per mettere al centro un aspetto fondamentale del vivere comune, relegato spesso ai margini del dibattito sociale.

Ingresso gratuito

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