Informativa Cookie

I protagonisti dei 50 anni – Virginia Bianco

31 gennaio, 2018 - 15:43

Eccomi ragazzi .

50 anni di Assemblea Teatro e io c’ero!

 Terminato l’ Istituto de Dramma Antico mi sono trasferita a Roma, come da manuale del giovane attore. Avevo sparpagliato un po’ di  curricula in giro. Anche a Torino, portandone uno a Renzo, non ricordo assolutamente in quale contesto. Insomma Curriculum … due righe e molte speranze. Molte speranze !

E poi la magia.

Era l’estate del ’94, agosto direi ed io ero al mare, in vacanza e mentre tenevo compagnia in ospedale a mio fratello che era stato operato di appendicite ho ricevuto la telefonata di Renzo il quale mi diceva che stava preparando uno spettacolo e che gli avrebbe fatto piacere se fossi andata  a fare una lettura di prova. Unico problema non a Torino,  ma nell’entroterra ligure. Non ci credevo! Non poteva essere vero! Io ero a 20 min di macchina… un segno! Non era possibile che in quel posto dimenticato, Villa Faraldi in provincia di Imperia, Assemblea Teatro stesse provando uno spettacolo.
Sono andata. Ho assistito alla lettura rilassata e concentrata in una chiesetta sconsacrata all’ombra di ulivi centenari. Ho letto, magicamente senza ansia, senza che mi si strozzasseto le parole in gola pur sapendo di essere messa alla prova. Avevo le unghie dei piedi con un sobrissimo smalto verde ramarro e durante la letture ero a piedi nudi.
In una pausa Renzo mi ha detto :” Certo lo smalto verde sulle unghie non si addice tanto alla parte ”
“In quanto verde  o in quanto smalto ?” ho risposto.20180131_105922
Renzo è scoppiato in una risata bellissima che ho avuto il piacere di riascoltare altre molte volte.
In quel momento , quella risata mi ha confermato che avrei fatto parte dello spettacolo.
Quel momento, quella risata io me la porto dentro da allora .
Lì, sotto gli ulivi, fra la voglia di stare insieme e la gioia di condividere quei momenti, fra l’alternanza di grande sofferenza a istanti di piena ilarità come solo Renzo sa regalare,  è nato lo spettacolo Fuochi.
A Villafaraldi per me le lenzuola di tlic tlic tlic tac sventolano ancora al sole, Ascanio continua a dipingere e ad  accendere lumini minacciando di continuo di appiccare fuochi e Margherita si lava i capelli in un ipotetico fiume , “perché è più comodo che in casa”.

Grazie Renzo!

Un abbraccio a tutti ,

grazie .

Virginia Bianco

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>