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I protagonisti dei 50 anni – Renato di Gaetano

21 novembre, 2017 - 09:11

Conosco Assemblea Teatro da tempo e ha per me il sapore dei grandi incontri, di quelli che lasciano il segno. Ha il sapore della scoperta e del cambio di direzione, di chi ti offre, con onestà, una prospettiva diversa. Incontrarla a diciott’anni, anche solo da semplice spettatore, è stato per me molto importante e ogni volta che assisto ad un loro spettacolo torno indietro nel tempo a quando li vidi per la prima volta.io

Ora, per una serie di vicende Renzo mi propone di fare un cortometraggio sull’U-boat 1277, che già aveva raccontato in uno spettacolo che tanto successo aveva avuto  in Portogallo. Il progetto mi piacque subito moltissimo e così è nato il cortometraggio a cui sono molto legato.  Ma non di questo vi voglio parlare, anche se mi piacerebbe. Siamo a fine settembre 2017, Renzo ed io siamo sul treno di ritorno da Roma, dopo la presentazione del libro e la proiezione appunto del  cortometraggio U-Boat 1277 all’Ambasciata del Portogallo e a metà viaggio, a Bologna, senza che Renzo me ne avesse fatto parola, si siede vicino a noi una donna dall’accento sudamericano che ci saluta, apre il computer e si mette a parlare con Renzo. Stupore (solo mio). E’ Veronica Caissiols, e non è certo lì per caso. Abbiamo continuato il viaggio fino a Torino parlando delle letture che lei e Renzo avrebbero messo in scena di lì a qualche giorno al Mausoleo della Bella Rosin e di Edoardo Galeano, che entrambi avevano conosciuto bene. Nulla di strano, direte voi… non ne sono così sicuro, ma il discorso è che quando sono sceso dal treno ho subito pensato: “Questa è Assemblea Teatro: sorpresa, viaggio e incontro”. Un treno che diventa improvvisamente un angolo di Sud America, un salotto teatrale, un luogo “altro”, in cui a ogni stazione può succedere di tutto. Assemblea Teatro ha nel suo DNA la capacità di trasformare i luoghi in “altro” – ed è una delle caratteristiche che più mi avvincono – e di cercare e creare l’incontro (quello con la i maiuscola), sempre – fuori e dentro le scene. E questo è un bene prezioso.
Per questo e per tanto altro sono grato ad Assemblea Teatro, per esserci stata quando avevo diciott’anni e per esserci ancora oggi e avermi scelto a far parte della sua grande famiglia.

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