Informativa Cookie

Il nontiscordardime è color libertà

28 aprile, 2017 - 16:37

La libertà è partita da Porto sulle ali del (Pé de) Vento e ha raggiunto l’Italia, atterrando in un (Assemblea) Teatro.

Rui Spranger è arrivato con il suo fascio di bastoni verdi e li ha piantati in un muro giallo.IMG_20170423_155456

Quei bastoni sono le sbarre di una prigione, quella in cui il Portogallo è rimasto rinchiuso per oltre quarant’anni. Nell’aria, però, si sentono echeggiare la voce di Betti Zambruno e la chitarra di Pier Carlo Cardinali, che ci ricordano che anche l’Italia ha vissuto in una prigione, prima di “levarsi” (nel senso di alzarsi) “dai monti ai piani”, quando il grano è maturato (cioè in Aprile, precisamente il 25).

E tu guarda: “O die da libertade” portoghese è proprio il 25 aprile. E’ pur vero che la primavera è rinascita!

Il filo rosso (mai scelta lessicale di colore fu più adatta, date le circostanze) è Valeria Benigni, che ascolta incredula la storia di Rui e del Portogallo, dove le bambine dovevano per forza indossare gonna e calze e non si poteva bere la coca cola, ma ricorda, attraverso le canzoni, le vicende italiane.

Ed ecco che lo spettacolo ha preso forma: “Il Tesoro”, cioè nient’altro che la libertà, che non ti rendi conto che manca finché non la perdi, proprio come l’aria.IMG_20170423_165032

Il muro di mattoni e i suoi bastoni verdi hanno toccato diverse città piemontesi e in tutte, le mani del pubblico hanno battuto tenendo il tempo di “Bella Ciao” e le orecchie hanno ascoltato rapite le note di “Grandola Villa Morena”.

Noi siamo riusciti a trasformare la prigione in un meraviglioso giardino fiorito e il pubblico ha creato il bouquet più bello, levando alti i garofani rossi che Rui distribuiva.IMG_20170423_163509

Anche per quest’anno, nuovi semi sono stati piantati. Ora sta a voi, pubblico che ha partecipato allo spettacolo o a voi, cari lettori, che non siete riusciti, in queste occasioni, a venire a cercare il nostro Tesoro,IMG_20170427_215701 coltivare con pazienza e delicatezza questi semi, così che i vostri figli, o nipoti, possano vedere, a loro volta, sbocciare i fiori della libertà, che sembrano davvero gridare, a dispetto del loro colore: “non ti scordare di me”.

IMG_20170422_220948

A Collegno sono venuti a trovarci spettatori originari del Mozambico, ex colonia portoghese

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>