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I protagonisti dei 50 anni – Cristiana Voglino

20 febbraio, 2018 - 14:46

 Quest’anno per me sono 30! Aspetta lo scrivo anche in lettere: trenta! Trent’anni ininterrotti di Assemblea Teatro.

Era il lontano 1989 quando, dopo due anni dalla fine dell’accademia con Anna Sagna e reduce da tournée europee come danzatrice, venni a sapere dal mio compagno di accademia Maurizio Consolandi che ASSEMBLEA TEATRO faceva un’audizione perché cercava una sostituta per un’attrice (Marina Vannelli). Avevo (e ancora ho) un’amica inseparabile, Antonella Dell’Ara anche lei danzatrice. Ci presentammo tutt’e due fingendo di non conoscerci: cercavano una sola sostituta e per dimostrare maggiore professionalità, ci ignorammo per tutto il tempo dell’audizione… che finì… con Renzo Sicco e Marina Vannelli che decisero di prenderci tutt’e due commentando: «Avete qualcosa che vi completa, vi conoscete già?» «Sì, da 9 anni!».
E così ebbe inizio la mia appartenenza alla compagnia. Già perché non si «sta» in ASSEMBLEA TEATRO «si appartiene» ad ASSEMBLEA. Si condivide la vita collettiva così come quella individuale.
All’inizio è stata dura: il gruppo era fortemente coeso stretto nei suoi equilibri. Solo la professionalità paga e fa da passepartout. Fui aiutata da Loredana Perissinotto (che mi insegnò tutto sulla recitazione) e sostenuta da Guido Ruffa e poi… È grazie a Paolo Sicco che la mia vita è cambiata. Un’alleanza, la nostra, che esiste ancora oggi.
E nel tempo… ne sono successe di tutti i colori.
Io, con la mia vita travagliata e devastata dalle intemperie, ho dato il mio contributo. Ed è stato da allora, dal 2004, che il rapporto con la compagnia è diventato strettissimo: in ogni istante i miei colleghi sono stati così vicini a me e alle mie tragedie. Sono nate amicizie profonde con Gisella Bein, con Giovanni Boni, con Lino Spadaro, con il giovane Andrea Castellini, con Angelo Scarafiotti e poi con Marina Jarre, con Laura Pariani e con Erri De Luca.IMG_2817
Un loco deputato, deputato agli incontri significativi, alla nascita di nuovi legami come al ritrovamento dei vecchi (con Roberta Fornier feci il mio primo debutto sulle scene a 16 anni, con Luisella Tamietto e Tiziana Catalano la scuola di mimo… per non parlare di Marco Pejrolo che per me è sempre stato un fratello: avevamo 23 anni quando iniziammo a far teatro insieme e fui io a portarlo in Assemblea Teatro).
Un luogo dove i legami diventano forti, a volte ti stringono fino a farti mancare l’aria, ma sempre ti fanno crescere come persona e come professionista. Nulla è mai lasciato al caso. È ancora un “fare teatro” che ti obbliga a rivedere con i colleghi ciò che hai fatto e come l’hai fatto. Un luogo che paga e appaga.

Cristiana Voglino

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