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Bartali e Lulù

02 settembre, 2022 - 21:15 Ecomuseo della Resistenza della Valsangone – viale Italia 61, 3 – Coazze (TO)

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Sentieri resistenti a teatro

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Assemblea Teatro

BARTALI E LULÙ

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testi di Gian Paolo Ormezzano e Pino Cacucci

adattamento di Renzo Sicco

con Luca Occelli ed Angelo Scarafiotti

voci fuori campo di Gian Paolo Ormezzano, Lino Spadaro, Luisella Tamietto, Renzo Sicco, Angelo Scarafiotti, Roberta Fornier

regia di Lino Spadaro e Renzo Sicco

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Gino Bartali, il grande campione di ciclismo, nel settembre 2013 è stato dichiarato “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto fondato nel 1953. La nomina di “Giusto tra le Nazioni” è un riconoscimento per i non-ebrei che hanno rischiato la vita per salvare quella anche di un solo ebreo durante le persecuzioni naziste.

Bartali, oltre ad essere un campione delle due ruote, si distinse in quegli anni per il coraggio con cui collaborò per salvare dalla deportazione diverse famiglie per un totale di oltre 800 persone.

Assemblea Teatro con un anno di anticipo su questo importante evento, grazie alle parole offerte da Gian Paolo Ormezzano nel 2012, ha messo in scena questa storia.

Gino Bartali “un cattolico devoto, nel corso dell’occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze, Nathan Cassuto, e l’arcivescovo della città, cardinale Elia Angelo Dalla Costa”. Bartali ha agito nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta, trasportandoli poi attraverso le città a destinazione, con la scusa del suo allenamento. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito quei documenti. Il periodo in cui lavorò più intensamente per mettere in salvo queste persone è tra il settembre 1943 e il giugno 1944.

Nello stesso periodo sulle colline del cuneese ha abitato i giorni della resistenza Luis Chabas, un partigiano di origini francesi, conosciuto da tutti col nome di battaglia di Lulù.

Di piccola statura, bellissimo, è stato amato da tutte le ragazze di Langa.

Straordinario nei suoi travestimenti beffava fascisti e nazisti a tutti i posti di blocco. Un altro scrittore, Pino Cacucci, ne ricostruisce con tenerezza e grande scrittura la bella storia sino al suo tragico epilogo.

 

Può uno spettacolo sulla “resistenza” far sorridere o ridere?

Se è scritto da una penna leggera e carica di ironia come quella di Gian Paolo Ormezzano, se è costruito da un regista rigoroso ma anche arguto e spiritoso come Lino Spadaro, se ha due interpreti brillanti come Luca Occelli e Angelo Scarafiotti affiatati e comici nella loro relazione, è possibile!

Tutto questo, oltretutto, accade senza che le storie originali perdano la loro forza.

Si parla di Lulù, un partigiano francese in terra di Langa, inafferrabile nei suoi travestimenti e di Bartali, il grande Gino, il campione che non volle essere eroe, inafferrabile sulla sua bicicletta in corsa, carica di documenti, soldi e informazioni. Inafferrabile nei suoi travestimenti Lulù.

Gregari molto meno “inafferrabili” sono i protagonisti dello spettacolo, due “corridori” che in coda al gruppo parlano di storie. Cianciano di canzoni ed amori, del passato, della gloria e del nostro presente.

Uno spettacolo sui valori, grandi valori, ma privo di retorica come i protagonisti di cui narra. Nello stile di una compagnia, Assemblea Teatro, che continua ad essere immersa nella memoria perché non smette di sognare il futuro.

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ingresso libero

guarda il sito dell’Ecomuseo della Resistenza della Valsangone

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