
visit&teatro
Un viaggio itinerante tra i saperi, i mestieri e i gusti di 150 anni di storia
nella Provincia di Torino
Undici itinerari che costituiscono undici aree tematiche per riscoprire il Risorgimento e la grande storia politico-economica d'Italia sul territorio della provincia di Torino.
In oltre 110 luoghi simbolo, il progetto "2011 Itinerari" ripercorre la storia militare e sociale, industriale e letteraria che ha portato alla nascita dell'Unità d'Italia e all'affermazione della nostra Nazione.
Questo l'ambito nel quale è stato varato il nutrito programma di eventi culturali che toccherà tutti gli 11 itinerari e che costituisce, ad oggi, il progetto di animazione territoriale più importante e più ricco tra tutti quelli proposti dai territori italiani coinvolti nei festeggiamenti per il 150esimo dell'Unità d'Italia.
Oggi presentiamo un assaggio, un primo ricco boccone della mensa idealmente imbandita per festeggiare insieme l'Unità d'Italia.
Ai commensali proponiamo arte, teatro, musica, scienza, letteratura, storia, con l'intento di dare una nuova opportunità di crescita all'offerta culturale di questo territorio.
Ugo Perone
Assessore alla Cultura e Turismo
Provincia di Torino
L'Italia è fatta "anche" dei suoi mestieri. Ed eccoci allora a raccontar di lavoro, ingegno, cibo nel territorio d'un tempo, attraverso alcuni Itinerari proposti nei luoghi del Risorgimento, in occasione del 150esimo dell'Unità d'Italia.
La Provincia di Torino ha contribuito insieme ad altri Enti locali a preservare la memoria e le tradizioni attraverso l'istituzione capillare di Ecomusei che nel corso degli ultimi vent'anni hanno saputo occupare lo spazio lasciato dal sapere popolare, un tempo tramandato oralmente. Ecomusei che sono divenuti luogo di incontro dove rivivere la storia quotidiana di valli, fabbriche ottocentesche, coltivazioni antiche o abitudini operaie.
Oggi gli Itinerari 2011 della Provincia di Torino, inseriti nel programma di manifestazioni volte a celebrare i 150 anni dall'Unità d'Italia, propongono una serie di eventi che accompagneranno le visite e i percorsi di quattro diverse realtà, dalle miniere delle Valli alle terre del tessile, dalla filanda sino ad un bel villaggio operaio ancora oggi esistente, quello di Collegno.
Spettacoli e incontri che di volta in volta parleranno di lavoro e resistenza, canti di filanda e musica risorgimentale, emigrazione e religioni, mescolando cultura "alta" al racconto popolare per offrire un ventaglio, per quanto limitato, di quella che è stata la storia d'Italia nel corso di questi 150 anni.
VISIT&TEATRO è un percorso teatral/musicale che si propone di offrire un itinerario curioso e divertente, uno stimolo per provare a conoscere punti importanti di cultura. E' una rassegna che va ad inserirsi tra gli "itinerari risorgimentali" della Provincia di Torino attraverso gli Ecomusei (Scopriminiera - Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca / Ecomuseo Villaggio Leumann / Ecomuseo Archeologico del Canavese / Ecomuseo Feltrificio Crumière), divenuti presidio di identità e cultura di una storia da tramandare che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduta.
Ogni Ecomuseo ospiterà una serie di visite "insolite", teatralizzate, che daranno l'opportunità al pubblico di vivere in modo ancor più intenso e certamente particolare il gusto della memoria. Alla Miniera Paola di Prali il compito di aprire con parole che sanno di lavoro e (nella ricorrenza del 25 aprile) resistenza, mentre l'Alto Canavese vedrà i canti popolari del Piemonte mescolarsi alla storia raccontata con semplicità e tanta ironia della corte che fece l'Italia. Il Villaggio Leumann poi ospiterà una storia di migrazione, quella del giavenese Domenico Pogolotti, costruttore a La Habana del primo villaggio operaio di tutto il Sud America. Le Valli valdesi si racconteranno attraverso i loro piatti (con la partecipazione dello chef Walter Eynard, in arte Flipot), un'attrice, Gisella Bein, e la compagnia Lunaria Teatro ed il suo Cereghino, storia di un cantastorie. Per chiudere questo viaggio tra le strade che collegano gli Ecomusei della provincia di Torino, un incontro in Val Germanasca su Giordano Bruno, una figura del '500 il cui pensiero rinasce però con forza proprio nel risorgimento e la serata conclusiva con Vittorio Nocenzi e la sua proposta di "Estremo Occidente".
Il CALENDARIO
Gli Itinerari proposti nei luoghi del Risorgimento, in occasione del 150esimo dell'Unità d'Italia, offrono, seguendo il filo della memoria, il pretesto di viaggiare nel territorio della provincia di Torino toccando quattro Ecomusei: Museo Archeologico del Canavese a Cuorgnè, Ecomuseo Villaggio Leumann a Collegno, Ecomuseo Feltrificio Crumière a Villar Pellice, e Scopriminiera – Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca a Prali. Ricordando si permette il ritorno a nuova vita di luoghi, atmosfere, figure del nostro passato a cui dobbiamo il nostro essere oggi una "Italia una". Rivedendo i luoghi attraverso la lente del passato, attiviamo una guida della memoria capace di farci conoscere donne e uomini che "credettero" e operarono secondo le loro forze, capacità e opportunità per un progetto comune.
Un percorso nel Risorgimento che fu storia di tanti che magari portarono contributi minimi ma egualmente fondamentali per far capire che l'idea unitaria era progresso umano, civile, sociale.
Ugo Perone
Assessore alla Cultura e al Turismo
della Provincia di Torino
INGRESSO LIBERO A TUTTI GLI APPUNTAMENTI SINO AD ESAURIMENTO POSTI
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CANTI DI LAVORO E DI RESISTENZA
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Progetto Khorakhané,
e gli attori Angelo Scarafiotti,
Manuela Massarenti e Andrea Castellini
E' davvero una particolare coincidenza quella che vede cadere il giorno di Pasquetta il 25 aprile, anniversario della Liberazione. L'abituale gita fuori porta, si mescola così al doveroso ricordo di tutti quelli che ci hanno consegnato un paese libero. Se il viaggio è verso la miniera Paola, nell'Ecomuseo Scopriminiera di Prali, le storie del Risorgimento si mescolano allora con quelle del duro lavoro nelle gallerie e con quelle altrettanto generose della Resistenza tra le montagne. Parole accompagnate dai canti di lavoro o di lotta eseguiti dal Progetto Khorakhané, canti della tradizione popolare ma anche brani celebri di interpreti quali Anna Identici, New Trolls, Massimo Bubola, Enzo Iannacci, Gian Maria Testa, Bruce Springsteen, Davide Van De Sfroos. Le azioni avvengono fuori e dentro la miniera.
E' consigliata la prenotazione al numero 0121.806987
(obbligatoria per chi vuole partecipare all'evento in miniera)
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TUTTE LE DONNE DEL RE
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testo di Fabio Arrivas e Renzo Sicco
regia di Lino Spadaro
con Manuela Massarenti, Cristiana Voglino, Valentina Volpatto, Gisella Bein,
Roberta Fornier, Valentina Virando, Pietro Del Vecchio
Alla fine dell'800 l'intera zona del canavese rappresentava uno dei maggiori centri dell'industria cotoniera italiana. Numerosi opifici erano sorti sfruttando la ricchezza idrica del territorio unita alla disponibilità ingente di mano d'opera. A centocinquant'anni dalla nascita del Regno d'Italia si può in uno spettacolo parlare di un Re senza averlo sulla scena? Certamente, se a parlarne sono le diverse amanti, l'attrice, la maestrina o la moglie. Tutte parlano anche di Rosa Vercellana, la Bela Rosin, divenuta moglie morganatica nel 1869, e di lei discutono anche le molte donne appartenenti ai salotti dell'aristocrazia piemontese, tanto riservata quanto pettegola, e sicuramente ostile alle arditezze amorose di Vittorio Emanuele II. Un'occasione particolare per rileggere, con garbata ironia, la trasformazione del nostro paese nei primi anni dell'Unità Nazionale attraverso un occhio tutto femminile.
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CANTI DI FILANDE, RISAIE E LAVORO
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Progetto Khorakhané,
Trobairitz d'Oc,
Betti Zambruno,
e gli attori Angelo Scarafiotti
e Pietro Del Vecchio
e con Luca Zanetti (fisarmonica)
I lavori per la costruzione della manifattura di Cuorgnè, che divenne nel tempo il maggior complesso cotoniero piemontese, iniziarono nel 1872. L'edificio dell'ex manifattura, così come appare oggi, è composto principalmente da tre corpi di fabbrica disposti a pettine, per un'estensione complessiva di circa 26.000 mq, distribuiti su più piani. Nell'ultima parte del secolo scorso l'immobile storico è stato oggetto di attività di recupero e di restauro al fine di offrire maggiori possibilità all'archeologia industriale nell'area dell'alto Canavese. In questo contesto e scenario Assemblea Teatro presenta, attraverso i suoi attori e a due gruppi musicali, uno spaccato del lavoro che tra filande e campi inondati d'acqua si svolgeva in quegli anni ed in quelli a seguire nell'Italia in crescita.
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NATO PER VOLARE
e la mostra
DINO POGOLOTTI DA GIAVENO ALL'AVANA
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Assemblea Teatro
Banda dell'Unione Musicale Condovese
e la mostra DINO POGOLOTTI DA GIAVENO ALL'AVANA
a cura di Alessandra Maritano
Il miglioramento delle condizioni di vita delle classi inferiori, grazie ad una più equa ripartizione della terra e del capitale, nelle intenzioni ideali di alcuni imprenditori operanti nel Piemonte nel secondo Ottocento, appariva attraverso la costruzione del villaggio operaio. Una trentina di case a schiera, la chiesa, la scuola, l'asilo, lo spaccio alimentare, un'infermeria, un teatro e diversi spazi di riunione o ritrovo, questo il Villaggio Leumann di Collegno costruito nel 1875. Mille case, uguali servizi, e in più una panetteria, così si presenta invece il Barrio Pogolotti, costruito nel 1911 a Cuba nella città di Avana dal figlio del panettiere di Giaveno, l'emigrante Domenico Pogolotti, detto Dino. Un attore, una banda, una mostra e alcuni filmati offrono occasione, nelle strade del Villaggio Leumann, di ricordarlo.
Lo spettacolo inizierà su corso Francia a confine con Cascine Vica e si svolgerà all'interno del Villaggio Leumann comprensorio ovest
(in caso di maltempo lo spettacolo sarà realizzato nel salone dell'Ecomuseo)
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TUTTE LE DONNE DEL RE
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testo di Fabio Arrivas e Renzo Sicco
regia di Lino Spadaro
con Manuela Massarenti, Cristiana Voglino, Valentina Volpatto, Gisella Bein,
Roberta Fornier, Valentina Virando,
Pietro Del Vecchio, Marlene Pietropaoli
Edoardo De Angelis (violino)
e Anna Barbero (pianoforte)
I molti pettegolezzi della malizia popolare, attorno a Maria Adelaide, a Laura Bon, alla maestrina di Frabosa, a Emma Ivon e alle altre molte amanti o fiamme del focoso Vittorio Emanuele II. Tra loro Rosa Vercellana, detta la Bela Rosin, figlia di un tamburo maggiore dell'esercito sabaudo incontrò Vittorio Emanuele, duca di Savoia. Non si sarebbero più lasciati, nonostante l'opposizione decisa di Cavour e della corte del neonato Regno d'Italia, del quale nel frattempo Vittorio Emanuele era diventato il primo Re. La "Bela Rosin" divenne contessa di Mirafiori e Fontanafredda e moglie morganatica del Re d'Italia quando lui, in pericolo di vita ed ormai vedovo, decise di legarsi per sempre a quella donna che lo aveva amato sin da bambina e che gli aveva dato due figli. Uno spaccato, divertente quanto particolare, dei salotti borghesi e delle sale dei caffè sabaudi agli esordi del Regno d'Italia.
Lo spettacolo si tiene nella piazza della Chiesa S. Elisabetta adiacente all'Ecomuseo - c.so Francia 349
(in caso di maltempo lo spettacolo sarà realizzato nel salone dell'Ecomuseo)
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GIUSEPPE VERDI IN MINIERA
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Quartetto Postacchini
Gisella Bein, Roberta Fornier e Pietro Del Vecchio
Per le sue caratteristiche di valle impervia, soprattutto nel tratto iniziale, la Val Germanasca si guadagnò il soprannome di Valle Scura. Eppure il suo colore dominante è sempre stato il bianco. Quello del talco che si estrae dalle sue miniere. La ricchezza mineraria alimentò una vera produzione industriale, e nel 1907 nacque la Talco & Grafite Val Chisone. Ma per facilitare il trasporto del talco già nel 1893 fu inaugurata una funivia denominata il Gran Courdoun. Per celebrare quegli anni ecco uno straordinario evento: Giuseppe Verdi in Miniera. Il compositore, da tutti conosciuto per le sue grandi opere, scrisse poca musica da camera ed un solo quartetto per archi. Il Quartetto Postacchini eseguirà questo brano nel cuore della miniera Paola, un chilometro e mezzo dentro la terra. Prima e dopo il viaggio fuori dalla miniera saranno eseguiti anche brani di Gioacchino Rossini e Giacomo Puccini.
E' consigliata la prenotazione al numero 0121.806987
(obbligatoria per chi vuole partecipare all'evento in miniera)
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FRAMMENTI DI VITA VALDESE
la Compagnia Lunaria Teatro di Genova presenta
CEREGHINO DETTO SCIALIN |
con Gisella Bein
e la straordinaria partecipazione di Walter Eynard chef del ristorante "Flipot"
la Compagnia Lunaria Teatro di Genova
Una costruzione in pietra di fine ottocento, disposta su tre piani, prima adibita a mulino e poi a feltrificio. Uno spazio preservato al tempo e ancora necessario. Questo è l'Ecomuseo Feltrificio Crumière in Val Pellice, la valle che nel Risorgimento vide l'emancipazione dei Valdesi grazie alle patenti che il 17 febbraio 1848 furono concesse da Carlo Alberto ponendo fine ad una secolare discriminazione. Gisella Bein e Flipot condurranno i visitatori nei gusti e sapori delle ricette della cucina valdese. La compagnia Lunaria Teatro racconterà la storia di Cereghino detto Scialìn, un cantastorie che con le sue ballate popolari propagava il credo evangelico-valdese nei borghi e nelle piazze dei paesi affacciati sul mar ligure. Lo spettacolo avrà luogo nelle sale del Museo e terminerà con canti realizzati in punti caratteristici del paese.
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TUTTE LE DONNE DEL RE
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Assemblea Teatro
Cristiana Voglino, Gisella Bein,
Roberta Fornier, Pietro Del Vecchio,
Valentina Volpatto, Manuela Massarenti,
Valentina Virando, Simona Nasi
Edoardo De Angelis e Anna Barbero
Attraverso la trasformazione dell'energia, attraverso la forza lavoro e i macchinari, la materia diviene prodotto: lana greggia e lana cardata, filati di lana, cotone, canapa. Attraverso le lingue biforcute e pettegole delle dame dei salotti sabaudi le vicende amorose del Re Vittorio Emanuele II, le sue focose energie impegnate con le due mogli e le molte amanti si trasformano in storia delle origini del Regno. Con ironia e garbo Assemblea Teatro ricostruisce le vicende del sovrano e della sempre presente Rosa Vercellana detta Bela Rosin.
(in caso di maltempo lo spettacolo sarà realizzato nel salone dell'Ecomuseo)
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ATTUALITA' DEL PENSIERO BRUNIANO
a seguire alle ore 20.30
Assemblea Teatro presenta
L'ULTIMA NOTTE DI GIORDANO BRUNO
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coordinato da Tullio Monti
Assemblea Teatro
Un tavolone di legno per una filosofica merenda sinoira, pane e salame e una discussione fra giovani studenti e ricercatori del pensiero del filosofo di Nola. Proprio il Risorgimento italiano riscoprì il pensiero di Giordano Bruno. La prima generazione di studenti del nuovo Stato italiano commissionò, con l'aiuto di una sottoscrizione internazionale, la statua del filosofo posta a Campo de' Fiori allo scultore Ettore Ferrari. Gli studenti romani scelsero Bruno come loro patrono e non soltanto per il suo coraggio, il monumento voleva dimostrare che le idee possono e devono prevalere su tutti i tentativi di soffocarle. Lo spettacolo "L'ultima notte di Giordano Bruno" a dodici anni dal suo debutto ritorna ad essere rappresentato all'interno della Miniera Paola.
Prenotazione obbligatoria al numero 0121.806987
(priorità d'ingresso in miniera ai partecipanti all'incontro)
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ESTREMO OCCIDENTE
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Vittorio Nocenzi in concerto
Vittorio Nocenzi è una delle figure carismatiche del panorama musicale non solo italiano. Dotato di un talento che lo ha avvicinato fin da giovanissimo alla musica classica, deve la sua popolarità soprattutto al ruolo di compositore e tastierista nel progetto denominato Banco del Mutuo Soccorso. "Estremo occidente" è un concerto dedicato alla bellezza senza tempo del suono pianistico. Nove composizioni per pianoforte realizzate da un compositore contemporaneo che durante la sua vita artistica ha saputo coniugare la formazione classica con un percorso rock attraverso una grande creatività. In questo caso, dopo aver scritto le armonie e i temi conduttori dei brani, la stesura definitiva è stata lasciata in parte incompiuta, per poterla affidare all'esecuzione con la struttura musicale in divenire. L'infinito possibile, o meglio il presente infinito è, per Nocenzi, il motivo ispiratore di "Estremo occidente". Un concerto per proiettare nel futuro i percorsi di questi Itinerari.
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