su di un ipotetico quanto immaginario incontro e dialogo
fra Wolfgang Amadeus Mozart e Johnny Rotten.
di
Renzo Sicco
Fra suoni di metropoli (passanti, macchine, autobus, negozi, ecc.) lentamente ma prepotentemente si innesta un pezzo punk che copre ogni precedente suono.
Dalla scena buia cominciano a comparire figure, immagini dello spaccato punk.
Le immagini e i personaggi affermano, ognuno a suo modo, i contenuti dell'etichetta punk: noia, rivolta, moda, musica, rabbia, sesso, ecc…
Sulla musica di Mozart lentamente le figure se ne vanno ed entra in scena Wolfgang Amadeus Mozart, che sedutosi ascolta la "Messa Grande".
La voce di suo padre Leopold esce da un amplificatore.
Voce del padre Il 26 gennaio 1761, non avendo ancora cinque anni, il mio piccolo Wolfgang ha imparato questo minuetto e questo trio in mezz'ora, alle nove e mezzo di sera.
Quando sedevi alla tastiera o comunque ti occupavi di musica, nessuno poteva permettersi di farti il minimo scherzo, e prendevi un'espressione sì grave che parecchie persone ragguardevoli di diversi paesi si preoccuparono seriamente che il tuo ingegno troppo precoce e il tuo viso sempre raccolto e pensieroso non ti permettessero di vivere a lungo.
Mozart ha come un sussulto e chiama il padre.
Mozart Carissimo padre… ora non è piccolo il mio lavoro, entro due settimane la mia opera deve essere ridotta per strumenti a fiato, e devo anche comporre una nuova sinfonia. Come sarà possibile? Lei non può credere come sia difficile adattare un simile lavoro per istrumenti a fiato e che non vada perduto nulla dell'effetto. Ebbene, devo prendere anche la notte, non c'è altro da fare, e sia fatto per lei mio carissimo padre! Lei deve ricevere qualche cosa ad ogni giorno di posta ed io lavorerò più presto che posso e, per quanto lo permette la fretta, scriverò bene.
Un giovane venditore di musica si avvicina alla sua consolle ed inizia a diffondere ad alto volume gli ultimi successi.
Venditore Il mondo è vostro come nostro, ma in ultima analisi è vostro, voi giovani, pieni di vigore e vitalità siete nel bocciolo della vita, come il sole alle otto o alle nove del mattino. La nostra speranza è riposta in voi.
(Mao Tse Tung)
Ok. Forse vi chiederete che cosa cazzo c'entra il presidente Mao. Bene mi hanno chiesto di dirvi cosa penso sulla scena e il presidente Mao dice quello che i giovani dovrebbero fare. Ok. Piantatevi gli spilli nel naso, non me ne frega un cazzo neanche se ve li piantate nel culo. Quello che mi preoccupa è che, ognuno di voi cazzoni dovrebbe essere una potenziale bomba H, non un fottuto attaccapanni. Siete le vittime di voi stessi.
Entra in scena una commessa di un grande magazzino d'abbigliamento per giovani.
La commessa Ho conosciuto Malcom quando aveva 16 anni, era la persona più straordinaria che avessi incontrato. Era così carico da far paura: intenso e nevrotico, riusciva a fare un mucchio di cose. Credo d'essere stata un bene per lui: adesso è ancora molto eccitato, ma più diplomatico. E' molto creativo nei suoi rapporti, è capace di cambiare le persone, ma ultimamente abbiamo avuto parecchi scontri: anche lui è un uomo, un poco sciovinista… Quando iniziammo nel '71, il negozio era Let it Rock: non avevamo soldi, ma una collezione di dischi degli anni '50 e dodici paia di calzoni fatti da me. Ci capitò l'occasione di prendere il retro di questo negozio chiamato "Paradise Garage" e poi l'abbiamo preso tutto. Let it Rock provvedeva ai Teddy Boys: facevamo esattamente ciò che loro volevano, i migliori abiti con stoffe autentiche per ottenere un vero modello anni '50. Ci sembrava che i Teddy boys fossero l'unica espressione di rivolta contro un sistema pieno di noia… poi anche loro si sono rivelati statici, non cambiavano mai; perfino la loro musica ci aveva stancato… C'interessammo ai Rockers, erano molto più spontanei e più umani. Così cambiammo nome in "Too Fast To Live; Too Young To Die", vendevamo minigonne con catene, t-shirts, frange, giacche con nomi, ecc. Poi siamo andati avanti con immagini sempre più sessuali sui nostri vestiti; se fai dei precisi riferimenti al sesso si scatenano tutte le fiamme dell'inferno! Così, ad esempio, inventammo delle gonne di gomma; la meraviglia, lo stupore colpirono dovunque. Oggi il negozio si chiama Seditionaires perché vogliamo sedurre le persone alla rivolta ed è esattamente quello che cerchiamo di fare… Non si può dire che non esista una cosa come l'anarchia, perchè io sono un'anarchica. Se ognuno lo fosse, ci sarebbe l'anarchia. La gente deve farlo, è nel loro interesse farlo. E' il solo modo logico di vivere.
Il venditore di musica presenta altri pezzi.
Il venditore Ragazzi, certamente nessuno di voi ha ancora sentito l'ultimo pezzo di Lidya Lunch, è uno schianto.
Mozart infastidito chiede di interrompere il rumore.
Mozart Non posso lavorare in questo baccano, già sopra di noi abita un violinista; sotto ce ne sta un altro, accanto a noi un maestro di canto che da lezioni, e nell'ultima camera di faccia un oboista. Piacevole per chi ha da comporre. Dà molte idee. Qui non ho un'ora di pace. Non posso scrivere che di notte e la mattina non mi posso alzare presto. Poi non si è sempre disposti a lavorare.
Gettar giù certo si può sempre; ma quando son cose che vanno per il mondo non mi voglio vergognare se sotto c'è il mio nome.
Io sono più allegro, quando posso comporre, ciò che è in fondo la mia unica passione e la mia unica gioia.
Non so scrivere poeticamente; non sono un poeta. Non posso suddividere così artisticamente le parti del discorso da dare luce ed ombra, non sono un pittore. Neppure con cenni e pantomime so esprimere le mie idee e i miei pensieri, non sono un ballerino.
Lo so invece con i suoni, io sono un musicista.
La musica che ho finito riposa e dorme molto bene.
Su una musica di Mozart appare in scena avvolta nei suoi veli la Regina della notte a danzare la poesia della magia.
La commessa Donna. Sentirsi uomo. Sin da quando sentii il bisogno di scegliere.
Avrei scelto il maschio. Sentivo i ritmi di un ragazzo quando portavo i pantaloni corti. Perciò me li mettevo sempre.
Piangevo quando dovevo usare i gabinetti per donne.
I miei indumenti intimi mi facevano arrossire.
Qualsiasi gesto femminile che avevo preso da mia madre mi umiliava.
Andavo in giro con un branco di lupi. I grembiulini mi facevano vomitare. Il seno che cresceva era un incubo.
Con rabbia mi tagliai tutti i capelli e in ginocchio davanti a Dio con occhi lucidi lo invocai di ridarmi alla mia razza barbara.
La razza maschile. La razza della mia scelta.
Di tutta risposta lui mi iniettò dentro tutte le caratteristiche del mio genere, focosa, languida, capricciosa.
Infilarsi dentro le gonne estive, andar giù con un ragazzo dai fianchi stretti dietro un corridoio del bowling, sanguinare, venire, riempire il mio ventre.
Il disgraziato massacra il pony bastardo solo per sentire la morbida pressione di Marilyn Monroe contro il suo petto.
Gonfia, gravida, striscio sulla sabbia, come un cane zoppo, come un granchio. Trascino la mia pancia pregna e grassa fine al mare. Estremità pura. Mi strappo i capelli fin dalle radici.
Rotolo, striscio, arranco come una cagna, come una cagna, come una cagna.
Il venditore di musica interrompe bruscamente la danza imponendo una nuova selezione di brani musicali.
Il venditore Questo è Iggy Pop, l'iguana del rock e anche se lo conoscete già è bene ascoltarlo perché è un brano mondiale.
Mozart interdetto quanto sconvolto domanda cosa sia questa brutalità.
Mozart Che cos'è questo frastuono, cos'è questo baccano, questa incredibile accozzaglia di suoni?
Fa il suo ingresso Johnny Rotten.
Rotten Questa è Punk Music. Musica Punk.
Mozart Musica Punk? Cosa vuol dire Punk?
Rotten E' una presa di auto-determinazione. Conducete la vostra vita voi stessi. E non permettete a nessun bastardo di darvi il più piccolo consiglio. E' semplice, molto semplice.
Mozart In nome di Dio non ho mai reso conto a nessuno di quel che ho fatto o non fatto. Foss'anche l'imperatore. Per questo non la capisco.
Musica punk, mi perdoni cosa significa?
Rotten Essere punk vuol dire essere un fottuto figlio di puttana, uno che ha fatto del marciapiede il suo regno, un figlio maledetto di una patria giubilata dalla vergogna della monarchia, senza avvenire e con la voglia di rompere il muso al suo caritatevole prossimo.
Mozart Si cheti, non capisco tutta questa vostra violenza, che bisogno avete di tutta questa violenza?
La commessa Non la violenza, ma l'oltraggio. Non me ne frega niente della tua serietà e non c'è nulla da prendere troppo sul serio, tranne i miei desideri.
Rotten L'odio non è costruttivo, non ci riguarda. Bisogna essere radicali e realisti. Ciò vuol dire comprendere la situazione e volgerla a nostro favore.
Mozart Le passioni violente, non debbono mai essere espresse sino al disgusto. La musica anche nelle più orribili situazioni non deve offendere l'orecchio ma restare sempre musica.
Rotten I Pistols fanno del caos e non della musica. Non volevamo essere coinvolti in strane armonie.
Mozart Non sono d'accordo con lei, ci sono pianisti che suonano cose difficili, di estrema difficoltà, ma non si conosce che lo siano, si penserebbe di poter fare altrettanto, e quando lo fanno con gusto e sentimento lì c'è vera arte.
Rotten All'inizio i Pistols non volevano proprio andare a suonare nei pubs. E sai perché? Il guaio con i pubs è che sono pieni di gente che suonano quello che vuole il pubblico e non quello che vogliono loro.
Se vuoi cambiare le cose non puoi suonare in un pub: non hai libertà. Il fatto è che lì devi piacere a tutti. E se devi accontentare tutti, finisce che suoni come i Beatles.
Mozart La via di mezzo, il giusto, in tutte le cose non si conosce né si apprezza mai abbastanza. Per avere successo si devono scrivere cose così alla portata di tutti, che anche un fiaccheraio le possa ricantare o così difficili che nessuna persona intelligente le possa capire e appunto per questo piacciono loro.
Rotten Non c'erano altri gruppi come noi. I Clash e i Damned sono arrivati come minimo un anno dopo. I nostri primi concerti erano pieni di problemi perché nessuno ci chiamava e non sapevamo dove suonare. Quando vedevamo un concerto pubblicizzato, magari in una università prendevamo un furgoncino, lo riempivamo di attrezzatura e piombava uno là. Malcom era molto bravo a parlare e li convinceva che effettivamente qualcuno ci aveva ingaggiati quel giorno per telefono. Riusciva a tirare su abbastanza soldi per coprire le spese e potevamo suonare davanti a molta gente.
Mozart Le passioni anche violente non devono mai arrivare fino al disgusto, così pure la musica, anche nel momento più terribile, non deve mai offendere l'orecchio ma sempre fa godere e rimanere sempre musica.
Fa il suo ingresso in scena Don Giovanni, che cerca immediatamente una giovine fanciulla a cui rivolgersi.
Don Giovanni E voi con quegli occhietti così belli, con questa boccuccia di rosa, questa sì cara mano, darete ad un villano?
No, mia dolcezza, no. Voi meritate un assai miglior stato e di voi già mi sento innamorato.
Mozart Allora, Don Giovanni, chi è morto? Voi o il vecchio?
Don Giovanni Che domanda da bestia? Il vecchio.
Mozart Bravo. Già lo sapevo.
Due imprese leggiadre le vostre, sforzar la figlia ed ammazzare il padre.
Don Giovanni L'ha voluta a suo danno.
Mozart Ben detto Cavaliere ma attento, mi è giunta voce che presto giunga, se già non passeggi per queste contrade un certo messer di nom Casanova.
Don Giovanni Taci e non mi seccare.
Fa il suo ingresso Donna Elvira travolgente e immensa nella sua fragilità.
Donna Elvira Giovanni, Giovanni mio dolce amato.
Perché soffrir mi fai e le delizie dell'amor ancor mi neghi. Già mi pulsano le tempie e il cor non regge i patimenti, la vista mi s'annebbia e mi sento venir meno. Giovanni, mio Dio svengo….
Elvira cade tra le braccia di Don Giovanni. I due escono di scena.
Mozart ritorna con la memoria al ricordo del successo.
Mozart Sia lode a Dio, la mia opera è andata in scena ieri. E' piaciuta tanto che non riuscirei a descrivere il baccano. In primo luogo tutto il teatro era strabocchevolmente colmo, al punto che molta gente si dovette rimandare. Dopo ogni aria, strepito spaventoso e battimani e grida di viva il maestro. Sua Altezza la principessa che sedeva in faccia mi disse pure bravo… Quindi andai in una stanza attraverso la quale deve passare il Principe Elettore con la Corte tutta e baciai le mani a Sua Altezza il Principe e la Principessa e le Altre Altezze che mi furono tutte molto benevole.
Un punk Vaffanculo: questo è il nostro modo di salutare la Regina.
Dio salvi la Regina - e il regime fascista
Hanno fatto di te un idiota - una potenziale bomba H
Dio salvi la Regina - lei non è un essere umano
Non vi è futuro nel regno inglese
Non farti dire quello che tu vuoi
Non farti dire quello di cui hai bisogno
Nessun futuro, nessun futuro, nessun futuro per te
Dio salvi la Regina
Dio salvi gli esseri umani
Dio salvi la Regina - i turisti sono soldi
La nostra figura vede - non è quella che lei sembra
Dio salvi la storia - salvi la folle parata
Dio abbia pietà - tutti i crimini saranno pagati
Quando non vi è futuro, come può esservi il peccato?
Noi siamo i fiori nella pattumiera.
Noi siamo il veleno nella macchina
Noi siamo la poesia dietro lo schermo
Dio salvi la Regina - lo intendiamo veramente, uomini
Noi amiamo la nostra Regina - che Dio la salvi
Nessun futuro, nessun futuro, nessun futuro per me
Nessun futuro, nessun futuro, nessun futuro per te
Mozart Ma allora voi punk pensate questo della Regina? Mi perdoni, cosa pensa veramente della Regina?
Il punk Beh, mi dispiace per lei, non ha mai conosciuto la libertà. Quella povera crista non scrive neppure i suoi discorsi. Non ha diritto ad un'opinione. E tutti quei soldi sprecati, tutta quella merdata di giubileo. Lei passa di qui e solo perché lei passa di qui tutti i pubs devono chiudere. I soldi per il suo corteo sono presi dal Servizio Sanitario Nazionale. Che cosa è più importante, la Regina che se ne va zompando qua e là in Rolls Royce o la gente che muore negli ospedali?
Mozart Lei sa bene che gli amici più buoni e veri sono i poveri. I ricchi non sanno nulla di amicizia. Specialmente quelli che nascono tra le ricchezze ma anche quelli che diventano ricchi per destino spesso si perdono nella felicità delle nuove condizioni.
Rotten La gente che lavorava alla EMI non voleva disfarsi di noi, erano molto imbarazzati nel farlo. La EMI Records è la decima parte dell'intera organizzazione EMI, una multinazionale che fa attrezzature mediche, armi nucleari e cose del genere… Questo è il vero lato del Big Business. Quindi se un ordine viene dall'alto quelli della casa discografica debbono obbedire. Immagino tutto sia successo perché John Read, presidente della EMI, va a pranzo con la Regina. L'aver visto uno dei suoi gruppi sulle prime pagine dei giornali per aver bestemmiato e aver detto cose contro la sua Amica, lo deve aver messo in imbarazzo.
Compare una vecchietta inglese inferocita.
La vecchietta Sono le persone più rivoltanti che io abbia mai visto. Ci hanno insultato con frasi oltraggiose e oscene, prendendosela anche con alcune delle persone attorno. Uno di loro si è poi sentito male nel tunnel che conduce alla pista di atterraggio mentre gli altri si divertivano a sputare per terra o a sputarsi addosso fra di loro.
In un angolo della scena è apparsa Anna, innamorata di Don Giovanni.
Mozart Anna, cosa successe quella notte?
Anna Era già alquanto avanzata la notte, quando nelle mie stanze ove soletta mi trovai per sventura, entrai io vidi in un mantello avvolto un uomo che al primo istante avea preso per Ottavio, ma riconobbi poi che un inganno era il mio (guardando verso Don Giovanni) io che son Principessa con un grande unir mi voglio.
Il venditore di musica nuovamente interviene presentando altri pezzi.
Il venditore Allora, anche questa settimana non mi avete lasciato sola e mi avete bombardato con le vostre letterine. Sbuccio questa busta e leggo cosa ci scrive il piccolino: "se sei in una banda allora l'oppressione è reale e non immaginaria. Se la nuova onda ha le palle, le bande dovrebbero dimenticare tutto questo A odia B e B non apparirà mai con C e C odia il bassista degli A. Va bene tirare la prima pietra, ma la maggior parte di queste bocche che dicono le "verità" sono solo un mucchio di zitelle, se capite quello che voglio dire. Siete con noi fratelli? Ditelo al vostro fratellino".
Spezzo la schiena a quest'altra letterina e vediamo cosa ci dice il fratellino: "va bene, il punk non è proprio un movimento; più che altro è un club dannatamente buono. Ho diciannove anni, sono bianco, e qui nessuno mi dice che la cosa potrebbe diventare migliore. Così quando sento "vita di merda, angoscia" vorrei dire, no amici, questa è una moda, questo tipo di espressione è per lo più portata da pigrizia personale, e se non vi mettete in testa di diventare positivi e di usare i rapporti piuttosto di abusarne passivamente, allora meritate di essere statici. Non aspettate il nuovo album dei Clash per scoprire quali sono le vostre attitudini.
Mozart sognante è immerso in immagini del suo passato viennese.
Mozart Al ballo di Schombrumm, ci fu una fantastica confusione. Date le eccellenti disposizioni, c'era da aspettarselo anche senza stregonerie e non vi andò solo chi non era amante della ressa, di rotture di costole e di busse anche se imperiali. Il foriere di camera, un certo Strobel, aveva da distribuire i biglietti. Ce n'erano per tremila persone. Fu messo un avviso pubblico che chi voleva si prenotasse dal suddetto Strobel. Tutti sono accorsi, Strobel prese nota e così non c'era che da mandare i biglietti in giro. Alle persone più conosciute furono mandati a casa; per gli altri fu data commissione a dei ragazzini. Ma costoro a quelli che incontravano, magari per le scale, chiedevano se si chiamavano così; per scherzo questi rispondevano di sì e avevano un biglietto. Perciò molti prenotati non ebbero nulla. Allora fecero avvisare Strobel ma lui fece dire che tutto era stato mandato già da molto tempo. A questo modo il ballo fu pieno di parrucchieri e cameriere. Tutta la noblesse viennese ne fu molto adirata.
Tre coppie in un salone danzano ad una festa dell'alta società.
Mozart rapito nei suoi ricordi rivive il festeggiamento praghese delle Nozze di Figaro.
Mozart Io non ballai né amoreggiai. Primo perché ero troppo stanco e in ultimo per la mia innata timidezza. Guardavo con piacere come la gente avesse trasformato la musica del mio Figaro in controdanze e tedesche, ballando così intimamente soddisfatti. Perché non si parla d'altro che di Figaro, non si suona, né si canta o si fischia altro che Figaro, eternamente Figaro. E' un grande onore per me.
Fuori campo si sente la voce del padre Leopold.
Voce del padre A diciotto anni, come uomo e come carattere era immaturo quale era ad otto; egli avrebbe dovuto possedere qualche cosa del senso pratico e dell'ostinazione di un Weber o di un Wagner. Era invece il sensibile, brillante, sognante Mozart. Aveva negli occhi lo splendore dei cieli italiani, negli orecchi la lusinga delle lodi e lo strepitio degli applausi delle grandi città d'Europa, Vienna, Parigi, Londra, Milano, Firenze, Roma.
Rotten Basta con i padri! Cos'è cambiato? I ragazzi vogliono qualcosa in più dalla vita rispetto ai loro genitori. Una vita tutta lavoro - tv - sonno - lavoro - tv - sonno, e l'unico modo per ottenere ciò velocemente in forma diretta e immediata è attraverso il Rock'n Roll. Quando tutto diventa noioso, tutto quello che devi fare è gridare "one - two - three - four" veloce, poi suonare e tutti sono contenti.
Il venditore Sì! Perché no? Oltraggio per le vie e chitarre che chiunque può suonare, basta avere energia, disperazione da gettare fuori, basta prendere coscienza di questo istinto di morte profondamente radicato in noi da decenni di città e potere. Prenderlo, sputarlo fuori, senza rispetto e giocarci insieme, fino a vincere.
La commessa Eroi per un giorno, assediati dai media, vestiti fatti di ferite, cicatrici ostentate come lustrini, cani di diamante senza speranza di riscatto. L'immagine rappresentativa è un muro eretto un giorno a dividere la decadenza dalla falsa speranza… Passeggeri sottovuoto, mutanti, fantasmi che finalmente sanno di non possedere alcuna verità da rivelare. Il vangelo è finito, comincia la vacanza fra la miseria dell'altra gente.
Il venditore Eroi per un giorno. Stupidi, ma potenziali bombe H. Se non c'è futuro come vi può essere peccato? Buon divertimento, bambini.
Tutti i personaggi eccetto Mozart si scatenano nel ballo del pogo. Un punk urla.
Punk 1 La cosa più importante non è la musica o le bande, i concerti o i dischi, ma i ragazzi nel pubblico. Se le bande si alienano da noi è solo colpa loro. E' importante per ognuno di noi come per loro di iniziare l'azione. Non va affatto bene starsene con le mani in mano intorno a loro che vendono fino a diventare un prodotto. Questa è colpa anche nostra, loro non sono leaders o eroi, ogni persona dovrebbe fare per sé. Se senti che veramente ti stanno sfruttando, la risposta è semplice. Inizia un'azione diretta. Non comprate i loro dischi - frantumateli - smantellate i loro concerti - lacerate i pneumatici delle auto che voi gli avete pagato - fate propaganda contro di loro. Non credete a me, credete in voi stessi. Non lasciatemi pensare per voi, pensate per voi stessi. Questo è tutto.
Punk 2 I Sex Pistols non sono una nuova moda pazza, sono la realtà. Se la gente si spaventa, sono affari suoi, è perché non capisce la vita. La vita è tutto ciò che è concreto: il calo della moneta, la gente apatica e annoiata, gli alti tassi di disoccupazione. I Pistols riflettono la vita così com'è negli appartamenti popolari, non come potrebbe essere in alcuni mondi fantastici che la maggior parte degli artisti rock ha creato.
Punk 3 Sapete? La gente dice che sono cresciuta troppo in fretta, quel che penso io è che sono cresciuta con una dannata fretta.
La commessa Johnny Rotten ha un gran talento che non abbiamo capito al momento, cioè è un poeta, cioè le sue frasi sono veramente grandi. Abbiamo solo percepito il modo in cui appariva e il modo in cui si muoveva e questo è stato sufficiente. Ma lui è molto creativo, può riporre delle cose in un guscio di noce e dar loro ugualmente una dimensione grandissima. Penso che le migliori righe che abbia mai scritto siano: "voglio distruggere il primo che passa", e "Dio salvi il Vetril".
Rotten Quando la band mi prese con sé, non riuscivo neanche a parlare tanto bene, tanto ero scoppiato e stufo di tutto. Ecco perché abbiamo messo assieme il gruppo, perché altra gente facesse lo stesso. E la gente viene, ci ascolta, se ne va e fa la stessa cosa. Si libera un bel po' di aggressività in questo modo. Quando balli molto sei così stanco che non vai a spaccare la testa a qualcuno. Le risse cominciano quando la gente è stufa, depressa, e odia se stessa. Ecco perché le città sono un posto così violento.
Il venditore Che cosa ne pensi dei giornalisti musicali?
Rotten Mi fanno incazzare. Sono convinti di essere meravigliosi. Sempre in giro con i loro biglietti gratis, credono di essere più importanti dei musicisti. Non mi piace il modo in cui la stampa musicale ti dice se ti deve piacere una band o no. "Questa band è in gamba, andate a vederli". Così tutte le pecore si precipitano e dicono " Sono grandi, sono grandi!" e la band sta ancora accordando gli strumenti, mi dà la nausea. Questa roba ti rovina il divertimento. La stampa musicale ha detto che il nostro disco è sporco. Bene. La stessa cosa pensiamo noi della stampa e questo non è un problema della band, visto che loro ti usano come vogliono. Quelli della stampa sono tutti dei fottuti bastardi.
In un lato della scena appare il Convitato di pietra che si rivolge a Don Giovanni.
Convitato Tu mi invitasti a cena, il tuo dover or sai. Rispondimi, verrai tu a cenar meco?
Don Giovanni A torto di viltate tacciato mai sarò.
Convitato Risolvi.
Don Giovanni Ho già risolto.
Convitato Verrai?
Don Giovanni Ho fermo il core in petto, non ho timor, verrò.
Convitato Dammi la mano in pegno.
Don Giovanni Eccola… Ohimé.
Convitato Cos'hai?
Don Giovanni Che gelo è questo mai?
Convitato Pentiti, cangia vita. E' l'ultimo tuo momento.
Don Giovanni No, no ch'io non mi pento. Vanne lontan da me.
Convitato Pentiti scellerato.
Don Giovanni No, infatuato.
Convitato Pentiti.
Don Giovanni No.
Convitato Si.
Don Giovanni No.
Il Convitato di pietra estrae una pistola e uccide Don Giovanni sparando all'impazzata anche sul pubblico, posata la pistola si avventa su di una chitarra elettrica e suona un riff ossessivo. Rotten esaltato dalla scena urla.
Rotten Sii uomo, uccidi qualcuno. Sii uomo, uccidi te stesso.
Altri punk si uniscono al Convitato di pietra imbracciando i loro strumenti e suonano una versione rozza e bruciante di Anarchy in the U.K.
Terminato il brano, Mozart stordito dai suoni cerca di redarguire Rotten.
Mozart Dunque è questa la vostra musica? Ebbene, io vi dico che voi non conoscete nulla dell'arte sapiente del comporre le note, né conoscete il piacere di trarne fantastiche armonie. Le passioni violente non debbono mai essere espresse sino al disgusto. La musica anche nelle più orribili forme non deve mai offendere l'orecchio ma restare sempre musica.
Rotten Con questa tua filosofia quanta musica hai composto, e quanti soldi ti sei fatto spillare dagli impresari? Quanto hai guadagnato?
Mozart So bene cosa vuol dire per un uomo onesto essere costretto a far debiti, lo so per esperienza. Per le Nozze di Figaro ebbi in tutto cento ducati. La legislazione dell'epoca non consentiva che un guadagno iniziale relativo al contratto con l'aggiunta, sempre aleatoria, delle eventuali serate "a beneficio dell'autore". Una partitura non appena varata diventava preda degli impresari e dei teatri. Sono stato umiliato ogni giorno dalle richieste dei creditori e dei fornitori, dai ricatti e dalle minacce degli usurai. Le spese incontrollate, fatte sulla speranza di ipotetici profitti, contribuivano sempre più ad angustiarmi la vita quotidiana.
Rotten I Sex Pistols con il loro casino hanno truffato quarantamila sterline alla EMI, più di settantacinquemila alla A&M - cinquanta di ingaggio e venticinque per la rottura - e tutto per un solo quarantacinque giri mai uscito! Ecco come si espropriano gli espropriatori. Dopo sei mesi altra firma alla Virgin. In tutto fanno quattrocento milioni e per di più per un solo dischetto. Quattrocento milioni in meno di un anno.
Sul fondo della scena appare Sid Vicious.
Sid Sid Vicious come nome fa più successo, io non sono un vizioso veramente, sono al contrario un cuore tenero, amo mia madre. Lei mi comprende ed è contenta che io infine abbia trovato qualche cosa che mi conviene nella vita. Io continuo ad essere me stesso, bere, mangiare, avere delle ragazze. Non una ragazza regolare. Perché le persone vogliono sempre appartenere gli uni agli altri? Penso che morirò verso i venticinque anni, ma avrò vissuto come ho voluto io.
Mentre sullo sfondo si sentono le note del funerale massonico, in scena appare un Mozart debole e affaticato intento a scrivere un'ultima lettera.
Mozart Continuo la partitura, perché il comporre mi stanca meno del riposo. D'altronde non ho più da temere. Lo sento a quel che provo, che l'ora suona, sono in procinto di spirare, ho finito prima di aver goduto del mio talento.
Mentre Mozart continua a scrivere, Sid Vicious rientra in scena traballante e totalmente allucinato, tra spasmi muore nel proprio vomito.
Mozart La vita era pur sì bella, la carriera s'apriva sotto gli auspici più fortunati, ma non si può cambiare il proprio destino. Nessuno misura i propri giorni, bisogna rassegnarsi, sarà quel che piacerà alla provvidenza. Termino, ecco il mio canto funebre, non devo lasciarlo imperfetto.
Anche Mozart muore mentre la musica avvolge la scena con solennità. Dietro la bancarella ricompare il venditore.
Il venditore Aprite bene le orecchie, sporchi fottuti bastardi. Sentite cosa ha da dirvi il fratellino: "la situazione è tetra ma chiunque ha un guizzo è vivo abbastanza da diventare creativo, acchiappare un qualche lavoro e prendere al volo le opportunità. Perché i ragazzi sprecano la loro gioventù a lavorare per essere sicuri a quarant'anni? Cosa vorreste avere invece? Essere di mezza età, guardare il vostro squallore e dire - bene sono qui - oppure essere capaci di dire - quand'ero giovane nessuno mi ha mai detto nulla, ho fatto quello che ho voluto, quando ho voluto - dovete usare gli anni giusti. L'apprendistato non è divertente. Non dovete chiamare nessuno signore.
Buio sulla scena. Partono le note di Public Image di Johnny Rotten. I personaggi ricompaiono dietro le trasparenze in plastica della scenografia attraverso il successivo accendersi di luci al neon.
Non sei mai stata a sentire una delle mie parole.
Mi vedevi solo per gli abiti che indosso
O l'interesse andava più nel profondo?
Dev'essere stato il colore dei miei capelli
Immagine pubblica Immagine pubblica
Così volevi non venne mai chairito
Dietro l'immagine c'era ignoranza e paura
Tu ti nascondi dietro la sua macchina pubblica
Segui ancora i soliti vecchi schemi?
Immagine pubblica Immagine pubblica
L'altra faccia della medaglia e così
Qualcuno doveva fermarmi
Non sono lo stesso di quando ho cominciato
Nonsarò trattato come un oggetto
Immagine pubblica Immagine pubblica
L'altra faccia della medagli e così
Qualcuno doveva fermarmi
Non sono lo stesso di quando ho cominciato
Non è come giocare a monopoli
Immagine pubblica Immagine pubblica
L'immagine pubblica, tu hai avuto quel che volevi
L'immagine pubblica appartiene a me
E' la mia apparizione
La mia creazione
Il mio gran finale
Il mio addio
F I N E
Il testo dello spettacolo è depositato e tutelato dalla SIAE sezione Dor.
|