Ho comprato oggi questo libro. L’ho letto velocemente, perché si tratta di una fiaba, semplice quanto simpatica, senza fronzoli, ma netta e anche potente. Ho preso mia figlia a scuola e l’ho letta anche a lei, mentre cucinavamo insieme. La storia di Max, Mix e Mex grazie alla magia della penna di Luis Sepulveda, si fa “leggere” tanto da me quanto da Matilde: lei ha disegnato, mentre leggevo,un gattone nero e un topolino, suo amico!… da non credere, a inizio favola lei era certa che gatto e topo non potessero essere amici. Io ho preso in mano le pagine come se fossero un carciofo, di cosca in cosca si giunge alla corona interna, il buono da mangiare. Un filo rosso, alcune righe sull’amicizia, il “fondamentale” della vita secondo lo scrittore cileno. E si va ancora più a fondo, ed ecco l’amicizia nella differenza. Ancora più giù, ed ecco l’uomo che può “provare” a capire, ed accettare, persino l’amicizia di un gatto e di un topo. Ed ecco al fondo l’amicizia che fa volare, che fa fare ciò che da soli non saremmo in grado di sognare!
In giorni che vedono il sostegno reciproco come un miraggio più che un valore, Sepulveda sembra voler ripassare un solco, ridestare un fuoco, una passione, o perlomeno, sottolineare che l’amicizia è base da cui far partire lo stare uniti per far ripartire, al tempo stesso, anche la nostra società.
Ma soprattutto, como el pueblo unido jamas serà vencido, quando gli amici sono uniti, non possono essere sconfitti… parola di Luis Sepulveda.
Luis Sepulveda
Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Guanda
pp. 82 euro 10,00
traduzione di Ilde Carmignani
Illustrazioni di Simona Mulazzani
Alberto Dellacroce
mi e piacito tantissimo