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I NOSTRI ANNI CON LUIS SEPÚLVEDA
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Assemblea Teatro
UN AMORE FUORI DAL TEMPO
Poesie di Luis Sepúlveda e Carmen Yáñez
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letture di Silvia Nati e Mattia Brogi Mariani
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L’aspetto meno usuale, ma non meno importante dell’opera letteraria di Luis Sepúlveda – “Lucho” come lo chiamavano gli amici – ovvero la sua opera poetica, intrecciata con le poesie della sua compagna, la poetessa Carmen Yáñez, sposata da lui ben due volte nella vita, in una esistenza che ne è stata cento.
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ingresso gratuito
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Durante l’incontro vengono lette, dagli attori di Assemblea Teatro,
pagine scelte dai seguenti volumi (selezione a cura di Renzo Sicco)
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Dietro ogni narratore autentico c’è sempre un poeta: pochi autori incarnano questa definizione meglio di Luis Sepúlveda. L’opera inedita pubblicata da Guanda, che abbraccia un periodo molto ampio, è attraversata dai temi che hanno caratterizzato tutta la produzione del grande scrittore cileno: l’impegno politico e la militanza, la denuncia delle ingiustizie, l’importanza della memoria, il rispetto per l’ambiente, la volontà di dare voce agli ultimi, agli emarginati. Quel modo speciale di guardare il mondo, insomma, che l’autore aveva imparato sin da bambino dalla nonna mapuche. Le strofe seguono il suo respiro: movimenti ritmici, elastici, dalla cadenza musicale, si alternano a versi di forte fisicità; la sua è una poesia che trae linfa dalle storie che racconta – su tutte, la storia d’amore con la compagna della vita, Carmen Yáñez – e fluisce con quella semplicità di cui Sepúlveda conosceva l’arte, senza forzature o mediazioni, con grande naturalezza.
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“Durante la scrittura di queste poesie ho imparato molte cose che prima non avevo avuto bisogno di imparare, tra cui come convivere con il dolore tenendo a bada la tentazione dell’abisso. Ho imparato ad avvicinarmi alla morte e, piano piano, ad accettarla per quello che è. Un altro modo di vivere nella memoria”.
È questo il mestiere della solitudine. Il silenzio frastornante dell’assenza, la ferita lacerante della perdita che, con il tempo, si placa, si rimargina. In quel momento arriva la calma, e con essa il sollievo del lutto, l’accettazione della realtà; la solitudine diventa una compagna fedele. Solo allora il dolore si fa parola, quella che dà vita e corpo a questa raccolta di poesie, una voce senza più paure, un’arma salvifica, e un omaggio al compagno di una vita.
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Il programma di “Pinerolo Poesia” – QUI
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