Per fare un tavolo ci vuole un fiore
16 gennaio, 2026 - 10:30
Auditorium Franca Rame, viale Cadore 133 - Rivalta di Torino (TO)
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dai 6 anni
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Assemblea Teatro
PER FARE UN TAVOLO CI VUOLE UN FIORE
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Sergio Endrigo è stato uno dei grandi autori e interpreti della canzone italiana negli anni 60/80. Vincitore nel 1968 del Festival di Sanremo ha piazzato diverse sue canzoni ai primi posti delle classifiche di vendita, in anni in cui i dischi si vendevano in milioni di copie.
Ma Endrigo ha dedicato una parte consistente del suo lavoro agli italiani più piccoli, e lo ha fatto collaborando con quel genio della grammatica, della fantasia, di Gianni Rodari di cui ricorre in questo 2020 il centenario dalla nascita. Il risultato è stato che quelle canzoni dedicate ai bambini e al loro mondo fantastico sono rimaste vive nell’immaginario di diverse generazioni e grazie alla memoria di maestri ed educatori musicali ancora oggi sono cantate da molti bambini.
Lo spettacolo è un viaggio nella geografia in cui cresciamo che ci permette di incontrare e conoscere culture diverse e differenti abitudini alimentari. Così tra granoturco, riso, quinoa e cous cous sfilano dalle tavole del mondo, mentre mucche, papere, pulci, api, anatre, galli e pappagalli, si precipitano tutti sull’Arca di Noé pronta a partire per un grande girotondo intorno al mondo.
Canzoni e cibo in una scanzonata sarabanda al servizio della crescita degli spettatori più piccini e in allegria con le loro famiglie.
Il teatro al servizio della musica. E la musica che arriva fin sotto la pelle dei bambini. La nuova avventura di Assemblea Teatro – dopo il grande successo di “Dove vanno a finire i palloncini” dedicato a Renato Rascel – è un viaggio dentro alle canzoni di Sergio Endrigo, un gioco avvincente per girare il mondo seduti in poltrona.
Un attore e una cantante, una mucca di legno che nasconde segreti, qualche peluches e una casa immaginaria. Basta poco per godere a pieno dello spettacolo: accogliere l’atmosfera di quelle che lo stesso Endrigo chiamava “canzonette“, concedersi un ritorno all’infanzia, a quello stato d’animo ”senza freni inibitori” in cui l’artista con Gianni Rodari ritrovava la sua ingenua creatività.
Renzo Sicco, ideatore e autore dello spettacolo, ha fatto proprio questo gioco: si è lasciato guidare dai testi delle canzoni (profondissime nei contenuti, su melodie leggere e orecchiabili) e con garbo le restituisce ai bambini, a cui arriva immediata un pezzo di storia dei loro nonni.
Il palcoscenico si popola e ripopola continuamente. “L’arca di Noè” è una composizione di animali di pezza a bordo di una mucca-nave, “La Casa” di via dei Matti è tutta da inventare, in Oriente ci si può perdere anche leggendo le pagine di un libro… E poi, c’è una pulce così insistente da far saltare il pubblico fino a ballare come in discoteca.
Un piccolo musical che ti prende per mano e, come un girotondo, ti regala un attimo di felicità.
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