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Vittorio Nocenzi – il momento dei ringraziamenti

24 ottobre, 2015 - 08:55

Attraverso una mail di Wazza Kanazza riceviamo un messaggio di Vittorio Nocenzi, nostro grande amico del Banco del Mutuo Soccorso, dopo un delicato momento personale, e ci fa piacere ampliarlo a tutti quelli che lo hanno conosciuto o semplicemente apprezzato.

E’ il momento graditissimo dei ringraziamenti dopo questa mia ultima “performance”, sciagurata! Grazie anzitutto ai medici ed al personale dell’ospedale di Vallo della Lucania che mi hanno ripreso per i capelli… Grazie ai medici e gli infermieri, ai fisio-terapisti (tutte persone fantastiche) del policlinico A. Gemelli di Roma, che per tanti e lunghi giorni mi hanno assistito e curato con pazienza, professionalità e umanità; grazie agli altri degenti, ai quali vanno i miei più forti auguri di pronta guarigione, per la solidarietà e l’amicizia dimostratemi; grazie a tutti gli amici e a tutti i fans che mi hanno mandato un segno del loro affetto: sono stati così tanti che la cosa mi ha davvero commosso; grazie a tutti gli amici di Pisciotta che mi hanno dimostrato una vicinanza speciale; grazie a mia moglie e ai miei tre figli che ho tanto spaventato e che mi hanno tanto confortato in questi giorni: per la prima volta nella mia vita le parti si sono invertite, i figli hanno fatto squadra con la madre ed ero io il protetto, il coccolato!

Grazie a Rudy per tutta la musica che abbiamo suonato insieme.

Ho saputo di Rudy in ospedale mentre ero in palestra a fare fisioterapia… Me lo ha detto un medico fan che credeva io sapessi: è stato uno shock, non mi sembrava possibile che nel giro di un anno non ci fossero più tutti e due.. ma la realtà spesso supera la fantasia più distorta.
La perdita di Rudy e’ diversa da quella di Francesco; lo stesso dolore e la stessa assenza insostituibile, però risonanze del cuore diverse. Rudy era il compagno delle visite d’arte, dell’amore per la natura, i paesaggi, il compagno di viaggio e di camera d’albergo. Rudy è venuto a vivere a Marino, la mia città… a vivere nella mia casa natale; insomma tante cose in comune oltre la musica ovviamente, lo stesso amore per la pittura l’architettura la scultura. E poi tanta tenerezza per il suo essere un uomo buono, gentile, romantico, un gentleman… E la musica, quella musica che anche per lui era la via maestra, che percorreva sempre con grande classe e talento e con la sua musicalità naturale, enorme: una chitarra fra le mani e grandi accordi musicali su cui suonare e per Rudy era Natale. E quegli accordi, i nostri accordi.. li ascolto ogni giorno.. per sempre.

Grazie a tutti quelli che ho dimenticato di ringraziare, siete davvero così tanti che mi domando sinceramente se non è questo mio un privilegio esagerato rispetto ai miei meriti… Di sicuro è un impegno serio per me, nel nuovo futuro che mi aspetta: dovrò onorarlo tutto questo affetto, in un modo superiore a quanto finora fatto!

Vittorio

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