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Vento leggero

24 maggio, 2017 - 21:00 Unione Culturale, via Cesare Battisti 4 - Torino

liberamente tratto dai Vangeli Apocrifi, da “In nome della Madre” di Erri De Luca

e da “La Buona Novella” di Fabrizio De André

elaborazione drammaturgica di Renzo Sicco

in scena Cristiana Voglino, Luca Occelli, Angelo Scarafiotti, Elisa Aragno

con la partecipazione di Roberta Fornier

composizioni musicali di Alberto Poggio

video di Daniele Vergaro

regia di Giovanni Boni

Maria e Giuseppe parlano della lapidazione delle donne ree di trovarsi gravide fuori dal matrimonio. Parlano di una consuetudine che vede il promesso sposo tenuto a lanciare la prima pietra contro la donna condannata. Parlano di regole maschiliste antiche e radicate nella nostra storia al punto che ancora oggi molte donne sono condizionate nel sentirsi giudicate e vivono con difficoltà il processo peri vincere paura e solitudine e percorrono un travaglio sotto molteplice violenza.
Maria è illuminata dal ricordo di un Angelo, dalla grandezza di una missione nella storia su cui si posa il volere e la mano del Supremo.
A oltre 2000 anni di distanza una nuova consapevolezza di se, una diversa informazione ma soprattutto nuove e profonde relazioni personali devono poter garantire la dignità di ogni donna.
Svolta Donna ha tra i suoi compiti la sensibilizzazione, anche attraverso strumenti culturali come questo spettacolo, per combattere, denunciare e debellare la violenza contro le donne.
Ecco perché fare scorrere stasera un vento leggero è utile.
La nascita del Messia è l’inizio del mondo nuovo, i Vangeli Apocrifi ispirano la scrittura di Erri De Luca e quella di Fabrizio De André che forniscono corpo al tessuto narrativo dello spettacolo. Ma se dei Vangeli Apocrifi conosciamo, attraverso il “Mistero Buffo” di Dario Fo, i personaggi che circondano l’infanzia di Gesù, meno note sono le vicende narrate sull’infanzia di Maria.
Se ne occupò in Italia nel 1968-69, un cantautore trentenne, Fabrizio De André. Quando gli chiesero: “Perché?”, rispose semplicemente che gli era solo “venuto in mente di raccontare storie conosciute, in maniera diversa”. Lo fece distillando gocce di poesia,  incidendo “La buona novella”.
Tra i tanti se ne è occupato nel 2006 anche Erri De Luca, scrittore appassionato della lingua e della storia ebraica scrivendo “In nome della madre”, e raccontando l’intensità dell’incontro tra Maria e l’Angelo, un incontro di immensa e naturale fisicità. Miscelando le loro opere pare che si siano intesi per lavorare assieme perché il percorso dell’uno chiarifica e arricchisce quello dell’altro affinché ancora oggi giunga a voi, come un vento leggero, la buona novella.

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