liberamente tratto dai Vangeli Apocrifi, da “In nome della Madre” di Erri De Luca
e da “La Buona Novella” di Fabrizio De André
elaborazione drammaturgica di Renzo Sicco
in scena Cristiana Voglino, Luca Occelli, Angelo Scarafiotti, Elisa Aragno
con la partecipazione di Roberta Fornier
arrangiamenti musicali di Alberto Poggio, video di Daniele Vergaro
regia di Giovanni Boni
Femmine un giorno e poi madri per sempre, nella stagione che stagioni non sente
[Fabrizio De Andrè]
Lavoro che nasce dall’incontro fra la ballate di Faber della “Buona Novella” e la poetica di Erri De Luca e del suo libro “In nome della Madre”.
Ai Vangeli Apocrifi si ispirano la scrittura di Erri De Luca e quella di Fabrizio De André che forniscono corpo al tessuto narrativo dello spettacolo. Le vicende raccontano del punto di incontro tra umano e divino. Ma se dei Vangeli Apocrifi conosciamo, attraverso il “Mistero Buffo” di Dario Fo, i personaggi che circondano l’infanzia di Gesù, meno note sono le vicende narrate sull’infanzia di Maria. Se ne occupò in Italia nel 1968-69, Fabrizio De Andrè, il quale, alla domanda: “Perché?”, rispose semplicemente che gli era solo “venuto in mente di raccontare storie conosciute, in maniera diversa”. Lo fece distillando gocce di poesia.
Nel 2006 anche Erri De Luca, scrittore appassionato della lingua e della storia ebraica, raccontò l’intensità dell’incontro tra Maria e l’Angelo, un incontro di immensa e naturale fisicità.
Miscelando i loro lavori pare che si siano intesi per lavorare assieme perché il percorso dell’uno chiarifica e arricchisce quello dell’altro, affinché ancora oggi giunga a voi, come un vento leggero, la buona novella.
Ingresso € 1,00