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Un INSOLITO Natale in compagnia di Maria

19 dicembre, 2016 - 16:21

Il 21, 22 e 23 dicembre in scena al Teatro Agnelli

VENTO LEGGERO

Spettacolo di Renzo Sicco
liberamente tratto dai Vangeli Apocrifi, da “In nome della Madre” di Erri De Luca e da “La Buona Novella” di Fabrizio De André
in scena Cristiana Voglino, Luca Occelli, Angelo Scarafiotti, Elisa Aragno
con la partecipazione di Roberta Fornier
composizioni musicali di Alberto Poggio, video di Daniele Vergaro
regia di Giovanni Boni

Per il biglietto d’ingresso, torna la collaudata formula “Up to you – a teatro a quanto vuoi tu”

Un insolito Natale a teatro in viaggio con Maria. Un’occasione per vivere il momento magico del Natale in un modo meno consumistico, ma più profondo e vero. Non un concerto, né un musical, ma uno spettacolo musicale capace di parlare di carità, comprensione, dignità e convivenza civile.
Maria è protagonista, illuminata dal ricordo di un Angelo, dalla grandezza di una missione nella storia su cui si posa il volere e la mano del Supremo.
A oltre 2000 anni di distanza la nascita del Messia continua ad essere l’inizio del mondo nuovo.
I Vangeli Apocrifi ispirano la scrittura di Erri De Luca e quella di Fabrizio De André che forniscono corpo al tessuto narrativo dello spettacolo. Ma se dei Vangeli Apocrifi conosciamo, attraverso il “Mistero Buffo” di Dario Fo, i personaggi che circondano l’infanzia di Gesù, meno note sono le vicende narrate sull’infanzia di Maria.
Se ne occupò in Italia nel 1968-69, un cantautore trentenne, Fabrizio De André. Quando gli chiesero: “Perché?”, rispose semplicemente che gli era solo “venuto in mente di raccontare storie conosciute, in maniera diversa”. Lo fece distillando gocce di poesia,  incidendo “La buona novella”.
Tra i tanti se ne è occupato nel 2006 anche Erri De Luca, scrittore appassionato della lingua e della storia ebraica scrivendo “In nome della madre”, e raccontando l’intensità dell’incontro tra Maria e l’Angelo, un incontro di immensa e naturale fisicità.
Miscelando le loro opere pare che si siano intesi per lavorare assieme perché il percorso dell’uno chiarifica e arricchisce quello dell’altro, così che il discorso dell’uno si conclude con le frasi dell’altro e Maria può essere finalmente donna, madre e protagonista.

 

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