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Assemblea Teatro
ROSSO FLOYD
I Pink e il “Diamante”
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liberamente tratto dal libro Rosso Floyd di Michele Mari (Giulio Einaudi editore)
adattamento per la scena e regia Renzo Sicco
costumi di Giampiero Capitani
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con Alberto Barbi, Giulio Prosperi, Stefano Cavanna, Angelo Scarafiotti, Eugenio Gradabosco
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Una nuova produzione di Assemblea Teatro: ROSSO FLOYD – I PINK E IL “DIAMANTE”, tratto dall’omonimo, apprezzato libro di Michele Mari, pubblicato da Einaudi – in cui si ripercorre la storia di una band di culto, i Pink Floyd, icone del rock, la musica giovane del ‘900, veri capisaldi di un immaginario intergenerazionale in cui, con loro, trovano posto gruppi come i Beatles e i Rolling Stones.
Cosa porta un gruppo di giovani inglesi, negli Anni Sessanta, a percorrere la strada lastricata che poi sfocerà verso il successo e l’acclamazione dei fan, in tutto il mondo? La grande maestria musicale, innata, di ognuno dei componenti, che cresce, di giorno in giorno, e l’incontro con il genio.
Nel caso dei Pink Floyd, la prima “calamita” del genio è quella, ovviamente, di Syd Barrett, primo leader riconosciuto. Un talento grande, il suo, lunare e originalissimo, ma altrettanto fragile, instabile. Syd, ovvero il “Diamante” pazzo, come si dirà dopo. Si arriva al suo doloroso allontanamento.
Entra in formazione, così, stabilmente, David Gilmour e, a quel punto, crescerà lentamente il suo confronto con Roger Waters, l’altro leader di genio di questa storia. E, in embrione, si prospetterà, l’altra dolorosa separazione che – anni dopo, dopo album indimenticabili dal successo leggendario, milioni di dischi venduti, onori e acclamazioni davanti alle platee di tutto il mondo, apprezzamento della critica – porrà fine alla storia dei Pink Floyd.
Che sia ROSSO FLOYD – I PINK E IL “DIAMANTE”, allora, nella brillante rielaborazione drammaturgica di Renzo Sicco, dal libro di Michele Mari. Ascoltiamo così le testimonianze e lamentazioni delle quattro rockstar che danno vita ad un intreccio narrativo originale e piacevolissimo dove si percorrono origini, sviluppo, esiti, significato e valore di una epopea unica che ci spinge, sicuramente, a mettere in riproduzione, ancora una volta, “Shine On You Crazy Diamond”.
Le date di questo debutto di Rosso Floyd sono coincise con i giorni in cui i Pink Floyd realizzavano un film d’arte ineguagliato come “Pink Floyd a Pompei” girato, nello storico anfiteatro vuoto, tra il 5 e il 7 ottobre 1971.
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Se il rock rappresenta la musica giovane del ‘900, i Pink Floyd ne sono certamente una delle poche icone che, con Beatles e Rolling Stones, ha saputo travalicare il secolo e rimanere viva nell’ascolto e nella mitologia delle giovani generazioni.
Sono così uno dei pochi fenomeni che rimane intergenerazionale.
Michele Mari e Assemblea Teatro, attraverso il suo libro e la riduzione teatrale di Renzo Sicco, ne riportano sulla scena la storia e soprattutto la straordinaria fulminea influenza di Syd Barrett, fondatore e leader dei primi anni della formazione.
Si parte da lui, fonte vitale, amico, ispiratore, sciamano che con la sua presenza ma, soprattutto, con la sua assenza ha contribuito a creare il mondo musicale e identitario della band. Si parla di Barrett anche se lui non interviene troppo. La sua storia e quella del gruppo vengono così narrate attraverso una moltitudine di vicende e aneddoti sulle creazioni del gruppo.
Barrett si perde per problemi mentali e abuso di droghe, ma la sua impronta e presenza/assenza rimane un marchio indelebile nella storia del gruppo.
Le testimonianze, e lamentazioni delle quattro rockstar, danno vita ad un intreccio narrativo originale e piacevolissimo dove si percorrono origini, sviluppo, esiti, significato e valore di una epopea unica che spinge sicuramente tutti a riaccendere il lettore per riascoltare “Shine On You Crazy Diamond”.
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Perché Assemblea Teatro realizza uno spettacolo sui Pink Floyd? Ecco alcune profonde ragioni:
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Perché la musica ha sempre attraversato il nostro lavoro. Sin da “Camminando nel rock” siamo stati i primi in Italia alla fine degli anni ’70, a realizzare un tour con un gruppo musicale, l’allora mitico Banco del Mutuo Soccorso. Incrociando teatro e rock. Lo avevano fatto solo Lindsay Kemp e David Bowie in Inghilterra. Poi, abbiamo messo in scena “After Punk Revolution”, come dice il titolo un lavoro sull’epopea punk, l’ultima grande rivelazione musicale. Poi hanno scritto musiche originali per i nostri spettacoli niente di meno che Peter Gabriel e David Sylvian. Alice ci ha concesso suoi brani per “Il rossetto sull’ostia” mentre lo stesso Roger Waters ci concesse l’uso della meravigliosa “It’s a Miracle” per l’allestimento di “Fuochi”. Per il Festival del Teatro di ricerca di Madrid realizzammo uno spettacolo sui Rolling Stones che, poco dopo il debutto, fu il primo spettacolo di teatro-rock a esser presentato alla caduta delle frontiere oltre il muro dell’Est, in Ungheria. Poi è stata la volta della collaborazione con i nostrani Mau Mau e Subsonica e tanti altri. Dunque, un lavoro sui Pink Floyd è lo sviluppo lineare e naturale di una vocazione e un’attenzione alla musica sempre presente nel nostro lavoro.
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Inoltre, parlare dei Pink Floyd per una compagnia come Assemblea Teatro che ha superato i 50 anni di attività continuativa, vuol dire tornare a riscoprire e riflettere sulle influenze che hanno segnato alle origini il nostro percorso culturale: la psichedelia, la trasformazione giovanile degli anni ’60, la formazione politica, i viaggi e il mito dello spazio e la luna.
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In ultimo, ma non secondario, perché raccontare i Pink Floyd vuol dire analizzare la chimica che si crea in gruppo dalle relazioni interpersonali. Dunque, è parlare del nostro stesso motore, ovvero narrare e riflettere sulla dimensione collettiva. Capire come un percorso ricco di grandi individualità artistiche possa raggiungere vertici incredibili nella comunione e nella sintesi in opere che solo un solido collettivo riesce a rendere uniche e intramontabili.
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Ingresso: 5 euro (unico)
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Buonasera, vorrei prenotare due biglietti per lo spettacolo del 19 marzo.
Grazie Alberto Bozzolan
Gentilissimo,
le chiediamo la cortesia di comunicare la prenotazione dei suoi biglietti telefonando alla nostra Segreteria al n. 011/3042808, in orario 9,30-17,30, dal lunedì al venerdì.
Un cordiale saluto
C’è una prevendita per questo spettacolo ? Grazie
Gentilissima,
le chiediamo la cortesia di prenotare i suoi biglietti telefonando alla nostra Segreteria al n. 011/3042808, in orario 9,30-17,30, dal lunedì al venerdì.
Un cordiale saluto