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ristoranti e amici

  • Ristorante Val-Granda

    Un ritrovo a Torino aperto da ben 106 anni, inaugurato nel 1906, il ristorante Val-Granda, in via Lanzo 68 quasi alla periferia di Torino nel suo confine con Venaria conserva tutto il fascino di un locale antico. Proprio come dev’essere un’accogliente e familiare taverna.
    Cucina tipicamente piemontese, bagna caöda, fritto misto, finanziera, rane, lumache, trippa e polenta. Vale assolutamente il viaggio nel gusto e nel tempo.
    Morto recentemente il gestore Gianni Gallo, un bravo architetto approdato però alla ristorazione, ne prosegue l’avventura il figlio Gionata, un orsone molto accogliente e cordiale che immediatamente ti fa sentire a tuo agio. Un vezzo antico, oggi purtroppo molto in disuso! Un locale, dunque, per chi ama la dimensione familiare fuori dalle mode trendy del momento e la buona cucina. In ultima cosa, di non poco conto in tempi di crisi, un giusto rapporto qualità prezzo, che fa uscire soddisfatti.

    Renzo Sicco


  • ristorante Phoenix

    Per chi ama la cucina piemontese non semplicemente della tradizione ma sempre rigidamente agganciata alla ricchezza delle materie prime del territorio consigliamo una visita alle porte della Val Susa, a Condove, al Ristorante Phoenix.
    Sandro Ostorero lo chef è pronto a deliziarvi ed ha una carta di vini che offre una scelta tra ben 1000 differenti etichette.
    Un appuntamento non solo consigliato ma un regalo da farsi.

    Renzo Sicco

    Ristorante Phoenix
    Via Magnoletto 18 (str. Per Mocchie) – Condove
    Tel. 0119643392 – info@ristorantephoenix.com
    www.ristorantephoenix.com


  • E’ Cucina

    E’ CUCINA è il nome di un ristorante e trovarlo è facile, basta percorrere via Bertola, ce ne sono tanti e tutti interessanti, e c’è anche questo, “nostro” nel senso che lo hanno inventato due ragazzi del Piacentino innamorati della nostra Torino, di come è viva, di come si muove, innamorati al punto di lasciare la leggendaria Bologna della ristorazione allegra sistemata dentro una vita gaia che però, eccedendo in gaiezza, si è arrotolata su se stessa diventando – dicono – mosciarella come una danza del rondò veneziano.
    Sono una testimonianza della Torino nuova, che magari una volta o l’altra sarà scoperta in pieno anche dai torinesi. Il ristorante serve carne o pesce o cibo vegetariano, 8 euro a portata sino a che non si dice basta, impossibile conoscere prima cosa ti portano, assai improbabile che non ti piaccia, i piatti – cucinati a vista, anche a pochi centimetri da te, da qui il nome del locale – sono tutti interessanti. Così interessanti anche come contenitori che se ti vanno li puoi comprare, sono ceramiche pittate in allegria, 5 euro l’una, la vendita si estende anche ad altre ceramiche, di cucina e non.

    Gian Paolo Ormezzano


  • B&B Monteoliveto – la casa dei ragazzi di “Jack”

    A ridosso di una nuova settimana di spettacolo nelle Valli “Valdesi” vi segnaliamo un B&B che abbiamo conosciuto con le prove del Jack Frusciante dello scorso giugno a Cantalupa.

    A metà strada tra la Fortezza e Torino, immerso nella collina pinerolese, si offre come ideale puinto di partenza per poter visitare la Città e le sue bellezze ed il territorio che la circonda.

    http://www.monteoliveto.eu/


  • E’ Cucina

    Uno fra i patner del’Insolito 2012/2013 è un curioso ristorante del centro di Torino creato da alcuni cuochi “immigrati” in città perchè attratti da bellezza, vitalità, opportunità. Insomma Torino è o non è ATTRAENTE?
    Vi invitiamo a conoscerlo… http://cesaremarretti.com/e-cucina-torino/

     

    “Il primo ingrediente è il SORRISO, perchè ci piace farvi stare bene.
    La nostra filosofia: la FRESCHEZZA della materia prima e il CONVIVIO della tavola.
    Un INNO alle verdure e alla frutta, perché tutti i nostri piatti sono abbinati a contorni, senza spesa aggiuntiva.
    Abbiamo un credo, NO AI TOVAGLIOLI DI CARTA, da noi troverete sempre il tovagliolo di stoffa!”


  • La cucina? Non facciamoci prendere da crisi di nervi (e prepariamo la Torta Germanotta)

    Sapori

    L’autore e interprete televisivo e teatrale Alessandro Fullin presenta il suo ricettario di ‘vera cucina gay italiana’…..azzeccatissimo anche per gli etero
    di Francesca Martinengo – 12 Novembre 2012

    Da poco è torinese, nel senso che ha comprato casa sotto la Mole, e a vivere qui ci si trova benissimo. Incontriamo Alessandro Fullin in occasione della presentazione di Attraente Torino, una ‘finestra’ della stagione Insolito 2012-2013 di Assemblea Teatro, rassegna che racconta la città da altri punti di vista, come quello appunto ‘esterofilo’ di Alessandro, triestino e bolognese d’adozione, e adesso cittadino sabaudo.

    In una cornice come il ristorante E’ Cucina di via Bertola, è inevitabile non parlare del suo libro appena uscito ‘Pomodori sull’orlo di una crisi di nervi – La vera cucina gay italiana’, Cairo Editore.

    Un ricettario ‘che spiega come cucinare qualcosa di decente al proprio fidanzato, alla mamma di lui, alla vostra, agli amici che vi trovate in casa’. Chiariamo subito: non esistono una cucina etero e una cucina gay, ma ‘Pomodori sull’orlo di una crisi di nervi’ è un utilissimo manuale per sbrigarsela (e bene) ai fornelli in varie occasioni sociali, senza, appunto, farsi prendere da crisi di nervi o di panico.

    Le ricette, sia quelle di ispirazione tradizionale che quelle creative (ma sono tutte rivisitate e interpretate dall’esperto di cucina Stefano Chiara, deus ex machina ai fornelli, anche per quanto riguarda dosi e tempi di cottura) sono precedute da un titolo e da relativa introduzione a dir poco esilaranti, con toni ironici e irriverenti che sdoganano i luoghi comuni degli ‘etero’ sul mondo omo.

    Molte le citazioni di icone gay, dalla Torta Germanotta (Lady Gaga), alla Faraona d’Egitto (Liz Taylor in Cleopatra), all’Arancia Lear (l’ambigua Amanda di ‘Tomorrow’). Per ogni piatto, l’abbinamento con il vino giusto è consigliato dalla sommelier Adua Villa, mentre le pagine sono arricchite dalle fantastiche illustrazioni di Giovanni Battistini.

    ‘Pomodori sull’orlo di una crisi di nervi’ suggerisce anche un nuovo concetto di ‘cucina fusion’: quello di mettersi a tavola con persone di etnie diverse, di sesso diverso, che siano etero, gay e metrosexual.

    Alessandro ha anche aperto da poco, con Stefano Chiara, il sito www.cucinagayitaliana.it : aforismi, riflessioni e ricette, perché come lo stesso Fullin dice “Un libro è un figlio assai dispettoso. Dopo averlo partorito lui diventa subito grande e se ne va per la sua strada.

    Abbinarlo con un sito è l’unico modo per avere un feed back con i tuoi lettori, che possono scriverti, commentare, criticare ma sopratutto spedirci le foto in cui posano insieme alle loro “presine” più agghiaccianti”.