Informativa Cookie

ORGANIZZARE IL CORAGGIO

14 maggio, 2015 - 21:00 Rivalta di Torino – Salone de “IL MULINO” via Balegno 2

Volta(la)pagina presentazione con autore

ORGANIZZARE IL CORAGGIO
La nostra vita contro la ‘ndrangheta (add. Editore)

Con Giuseppe Masciari e Angelo Scarafiotti
Letture di Andrea Castellini

“Sono Giuseppe Masciari, imprenditore edile calabrese, nato a Catanzaro nel 1959. Sono stato sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997, insieme a mia moglie (medico odontoiatra) e ai miei due bambini. Dal 2010, fuoriuscito dal Programma Speciale di Protezione, vivo sotto scorta.
Ho denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica.”

Incontrare Pino Masciari, ascoltare le sue parole scritte, è un atto di politica, è un atto di impegno civile. Infatti l’ITALIA della corruzione, della palude, delle mafie, l’ITALIA immobile, sta tutta in questa storia.
La criminalità organizzata ha distrutto le sue imprese di costruzioni edili, bloccandone le attività sia nelle opere pubbliche che nel settore privato, rallentando le pratiche nella pubblica amministrazione dove essa è infiltrata, intralciando i rapporti con le banche. Il sei per cento ai politici e il tre per cento ai mafiosi, ma anche angherie, assunzioni pilotate, forniture di materiali e di manodopera imposta da qualche capo-cosca o da qualche amministratore, pretese di regali di appartamenti e costruzioni gratuite, finanche acquisto di autovetture: questo il prezzo che rifiutò di pagare. Pino Masciari non ha accettato le pressioni mafiose dei politici e del racket della ‘ndrangheta. Risultato? In pericolo di vita, allontanato dalla Sua terra, ha perso la sua “vita” senza avere la possibilità di costruirsene una nuova. Lo Stato? Nel 1997 lo Stato Italiano lo inserisce nel programma “speciale” di protezione. Diventa il “principale” testimone contro la ‘ndrangheta. Però? Però viene lasciato solo, nei tribunali lo si fa sedere a fianco degli imputati, non gli si dà un nome di copertura, lo si lascia in balia delle intimidazioni.
Questa è l’Italia. Ma Pino non demorde, al contrario dei più non si lascia sconfiggere, non parla di una situazione in cui non si può fare nulla. Pino scrive, e racconta, nei teatri, nelle sale, nelle librerie. Racconta una storia perché lo stato delle cose possa cambiare.
A Rivalta una tappa di un tour civile al quale è necessario partecipare!

Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>