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Le avventure dei sommergibili Otaria e U Boat 1277- ospite Paola Saluzzi

30 marzo, 2017 - 18:30 Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16 - Torino

Introduzione: Renzo Sicco autore e registra teatrale.

Interverranno: Paola Saluzzi, giornalista

Giampiero Cattaneo, Associazione Marinai d’Italia

Renato Di Gaetano, regista del cortometraggio U BOAT 1277, che verrà proiettato durante l’incontro.

Proprio adesso che ci siamo dimenticati della loro esistenza, i sottomarini sono tornati operativi per garantire la nostra sicurezza nazionale. Infatti nuovi efficienti modelli, lavorano costantemente in immersione davanti alle coste libiche, per intercettare movimenti e comunicazioni di gruppi eversivi. Sono questi i nuovi scenari della “guerra” contemporanea, che non si basa più su missili e affondamenti, ma sulle tecniche più avanzate di intelligence. Conoscere il passato ci aiuta ad afferrare questa nuova condizione.

Motore di questo incontro è la presenza della giornalista Paola Saluzzi, giovedì 30 marzo alle 18.30, c/o la sede della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, di Via Modane, a Torino.

L’occasione il racconto delle avventure del sommergibile Otaria, in forza all’esercito italiano durante la seconda guerra mondiale, impegnato nelle acque dell’Oceano Atlantico prima e in quelle del Mediterraneo poi, miscelate a quelle del racconto del sommergibile tedesco U Boat 1277.
L’incontro si svilupperà attraverso quattro testimoni d’eccezione. Renzo Sicco, autore del libro “U-BOAT 1277  3 giugno 1945, cronaca di una deriva”, Giampiero Cattaneo, dell’Ass. Associazione Marinai d’Italia, Renato Di Gaetano, regista del cortometraggio U BOAT 1277 (un altro protagonista del pomeriggio), ma soprattutto alla stessa Paola Saluzzi.

La famosa giornalista, volto noto della televisione, porterà la sua testimonianza famigliare, che la guerra ha voluto legare a quella del sommergibile Otaria.
Mario Cattanea, capo silurista di seconda classe, nato a Torino il 30 gennaio 1899, passò attraverso tutte le guerre. Ma soprattutto passò parte della sua esperienza a bordo proprio dell’Otaria.
Quel Marco Cattanea diventerà poi il nonno della Saluzzi.

Paola, oggi moglie dello scrittore e giornalista, nonché direttore di Rai Sport Gabriele Romagnoli, ha seguito il lavoro di Sicco e ne ha discusso con lui in diverse occasioni. Di qui l’invito a Torino.

Il 30 marzo sarà quindi un pomeriggio dedicato alla storia. Storia che è stata fatta da uomini che non sono così diversi da noi, né così lontani, nel tempo o negli affetti. La testimonianza di Paola Saluzzi ci potrà raccontare anche questo.

Il sommergibile Otaria e quello tedesco U Boat 1277, furono protagonisti di quegli anni di lotta e di guerra. A raccontare le loro vicende ci saranno Renzo Sicco, autore del libro “U-BOAT 1277  3 giugno 1945, cronaca di una deriva”, la giornalista Paola Saluzzi, una testimone davvero particolare e Giampiero Cattaneo, dell’Ass. Associazione Marinai d’Italia. Durante l’incontro, le parole lasceranno spazio alle immagini, con la proiezione del cortometraggio U BOAT 1277, del regista Renato Di Gaetano.
Il 23 settembre 1940, al comando del capitano di corvetta Giuseppe Vocaturo, il sommergibile Otaria partì da La Spezia per l’Oceano Atlantico. Il 7 settembre 1941 partì da La Pallice per rientrare in Patria. Avvistato sulla rotta di avvicinamento allo Stretto di Gibilterra, fu sottoposto a dura caccia, ma riuscì ad eluderla. Il 13 giugno 1942, al comando del tenente di vascello Alberto Gorini, fu attaccato da un aereo “Sunderland”, il quale si dovette rapidamente allontanare ripetutamente colpito dalle raffiche di mitraglia del sommergibile. Nel 1943 l’efficienza del battello era notevolmente scaduta, per cui esso fu assegnato alla Scuola Sommergibili di Pola.  L’attività bellica svolta dall’Otaria nel Mediterraneo fu di 8 missioni offensive, 14 di trasferimento tra porti nazionali, 4 di trasporto materiali in porti dell’Africa Settentrionale e 101 uscite addestrative con gli allievi della Scuola Sommergibili di Pola.

Il 3 gennaio 1945 l’U-Boat 1277 usciva dall’hangar gelato di Bergen in Norvegia. Quarantasette marinai prendevano coscienza di ciò a cui stavano andando incontro: non era più una simulazione, non era un semplice eseguire delle istruzioni: l’U-Boat 1277 stava davvero entrando nel conflitto. Con tutte le possibilità contro. L’equipaggio si arrese il 4 giugno 1945, un mese dopo la fine del secondo conflitto mondiale, a un capo della Guardia di Finanza portoghese.
Renzo Sicco ha recuperato questa storia di mare e di fuga per la vita, appartenente ad una piccola comunità di pescatori, e rimasta sconosciuta anche agli stessi portoghesi. L’ha riscattata e rappresentata con un grande spettacolo realizzato con successo sull’oceano, sulla stessa spiaggia di Angeiras dove avvenne la vicenda. C’erano 47 marinai a bordo dell’U-Boat-1277, tutti giovanissimi. Come tutti i militari tedeschi avevano ricevuto l’ordine di consegnarsi ai vincitori, ma non lo fecero.

 

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