a cinquant’anni da “Lettera a una professoressa”
testo di Fabio Geda (Transeuropa Ed.)
in scena Angelo Scarafiotti e Roberta Fornier
regia di Lino Spadaro
Cara signora,
lei di me non ricorderà nemmeno il nome.
Ne ha bocciati tanti.
Io invece ripenso spesso a lei, ai suoi colleghi,
a quell’istituzione che chiamate scuola, ai ragazzi che “respingete”.
Ci respingete nei campi e nelle fabbriche e ci dimenticate.
[“Lettera a una professoressa” – Lorenzo Milani]
A cinquant’anni da “Lettera a una Professoressa”, ci sembra doveroso riparlare di educazione e mondo scolastico. Ci offre occasione LA BELLEZZA NONOSTANTE, un testo che nasce da un incontro. Quello tra un piccolo libro, intenso e coinvolgente, e una compagnia che da oltre quarant’anni affianca all’intenso lavoro di produzione artistica e impegno civile, l’attività nel mondo dell’educazione. Al centro l’insegnamento. Si parte dall’esperienza, se non estrema certamente particolare all’interno di un carcere minorile, il Ferrante Aporti di Torino, per disegnare un lucido percorso di dedizione al proprio lavoro che appartiene alla maggioranza degli educatori.
Fabio Geda scrive della necessità di una buona scuola e dell’importanza dei benefici derivanti dall’incontro con un buon insegnante. Parole sapienti e profonde, lievi ed ironiche al tempo stesso.
Angelo Scarafiotti e Roberta Fornier danno vita a due personaggi che vanno ben oltre la loro storia, due “insegnanti” che possono, e vogliono, rappresentare il buono che la scuola italiana esprime e non deve essere dimenticato per continuare a valorizzarla.
Uno spettacolo che illustra la ricchezza di capacità e di sapere presente nel nostro paese e rinnova la dignità di una professione cardine della nostra società e del vivere comune.
Ingresso intero 10,00 euro – ridotto 8,00 euro
