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JACK FRUSCIANTE MUSCOLOSO E STRUGGENTE

20 agosto, 2012 - 18:48

Osvaldo Guerrieri – La Stampa 20/08/12 – Pag. 30 – Cultura e Spettacoli/Nazionale

Doveva accadere che Jack Frusciante è uscito dal gruppo arrivasse a teatro. Il romanzo del 1994 con cui Enrico Brizzi svelò una generazione di adolescenti alle prese con gli eterni problemi di crescita, affetti, scuola, famiglia, sogni di rivoluzione, è una foto di gruppo preziosa per comprendere un mondo che vorrebbe essere spavaldo e invece è fragile. Se poi pensiamo al contesto musicale di Jack, al rock dei Red Hot Chili Peppers che ne racchiude l’anima, allora comprendiamo come, abbordando il linguaggio del palcoscenico e fondandosi sulla musica, Brizzi cerchi una nuova plausibilità eliminando il color seppia dalle archeologie sentimentali.
Il problema era non creare un santino. Ma Renzo Sicco ha occhio sufficientemente lucido per fare di Jack un ragazzo di oggi. Gli vengono in soccorso episodi che la cronaca registrava allora e purtroppo continua a proporci. Per esempio l’attentato al giudice Falcone. Un’altra cosa ha fatto Sicco: ha montato una forma teatrale in cui musica e prosa, utilizzate alla pari, rientrano nel medesimo flusso narrativo. Il suo spettacolo procede perciò muscoloso e struggente tra le folgori rock dei Sex Pistols, dei Clash, dei Dire Straits propagate dai tre bravissimi musicisti dei Funky Village. Di queste musiche si “vestono” gli attori Andrea Castellini, Chiara Pautasso e Chiara Tessiore, colmi di quella grazia giovanile e acerba che li rende perfetti.
Così, facendo rivivere Jack, ciascun interprete trasforma la prosa in musica e la musica in prosa. Vi par poco?

Visto alle OGR

 

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