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In scena la prova aperta – 8 maggio

10 maggio, 2015 - 15:28

Mentre nel mondo si celebrano i 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a Lavra (Oporto), Assemblea Teatro e Pe’ De Vento raccontano, atravrerso una prima prova con pubblico, U BOAT 1277, la soria dell’ultimo sommergibile tedesco inabissato a un mese dalla fine del conflitto.

EccoVi le immagini e i primI articoli che la stampa portoghese sta dedicando all’evento.

“Mentre sei rinchiuso dentro un U-boat impari a ricordare. Un ricordo ne chiama un altro, un altro e poi un altro ancora: Se i ricordi si accorgono che c’e’ spazio dentro di te arrivano in massa. Un mese di silenzio, senza contatti con il mondo, un mese di freddo e fame. E con la fame e col silenzio si pensa e si sogna molto di piu’….”

8 maggio 2015 spiaggia di Angeiras villaggio dei pescatori dal testo di U Boat 1277

 

Leggi l’articolo http://www.publico.pt/portugal/noticia/u1277-memorias-e-historias-de-um-submarino-1695097

 

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L’articolo apparso su PUBLICO – a seguire la traduzione in italiano

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8 maggio del 1945: la guerra è finita. La Germania ha perso. I membri della “Marina da guerra” del Reich ricevono l’ordine di ritornare alla base in Kiel.
8 maggio 2015: Rui Spranger, attore, sta con gli occhi persi e inginocchiato a terra, mentre dietro di lui sui muri dell’antico mercato del pesce di Angeiras, a Matosinhos, sono proiettate immagini della Seconda Guerra Mondiale, della liberazione degli ebrei nei campi nazisti, proprio mentre declama “lo sbaglio del soldato è la sconfitta. (…) Lo sbaglio del soldato è l’obbedienza“.

Rui Spranger fa un intervallo nella rappresentazione della piece “O Tesouro”, di Manuel Antonio Pina, in scena con Pe’ de Vento, ed è lì momentaneamente ripiegato su se stesso e pensoso, nell’interpretare il personaggio di uno dei marinai dell’equipaggio dell’U-1277, il sottomarino tedesco il cui comandante rifiutò di arrendersi ai Russi, e condusse i suoi 46 marinai nella parte bassa dell’Atlantico, dopo un mese di fame, freddo e silenzio, fino a giungeri lì, nel mare al largo di Angeiras.
I sovietici ripresero possesso di Kiel. Consegnarci ai russi era morte certa. L’Argentina era lontana. Vigo era pertanto la nostra migliore meta“, dice il personaggio spiegando le ragioni che giustificano il perchè un sottomarino tedesco del modello U-boat, una delle più terribili macchine del poderoso esercito tedesco, sia affondato “in un sito chiamato Cabo do Mundo, al nord di Porto” 70 anni fa.

Questa era solo la quarta giornata che gli attori provavano il testo, con Renzo Sicco regista e fondatore di Assemblea Teatro, dello spettacolo che debutterà il prossimo 3 giugno sulla spiaggia di Angeiras, la stessa dove 70 anni prima nello stesso momento il comandante Stever si consegnò al capo posto della Guardia Fiscale Rudolfo Mesquita. “Gli ultimi cinque uomini che abbandonarono e affondarono l’U-boat erano ancora lì, giungevano ad una costa che non conoscevano senza sapere chi li avrebbe accolti” prosegue Rui Spranger.

Fu il capo posto della Guardia Fiscale di Angeiras, Rudolfo Mesquita, che accettò la resa del comandante tedesco. “Ho udito questa storia molte volte raccontata da mio padre. E la conosco dai racconti dei vicini che li accolsero sfamandoli con delle patate e dei pesci”, dice 70 anni dopo il nipote di quella Guardia Fiscale anche lui Rudolfo Mesquita attuale Presidente della Giunta Locale di Lavra, gradevolmente sorpreso dalla rappresentazione a cui ha appena assistito.

“Sono un fedele militante del Teatro di Memoria. Perchè credo che solo avvicinando il passato al presente , possiamo atrezzarci a preparare il futuro, spiega al PUBBLICO Renzo Sicco, ideatore e regista. Ci sono molte immense e tremende lezioni da trarre dalla storia dell’ U-1277, storia che Sicco scoprì per caso passeggiando sulle passerelle del lungomare di Lavra. “E’ una storia straordinaria. Perchè conosciamo sempre la prospettiva dei vincitori e raramente guardiamo da quella dei vinti, ma anche perchè nel mare vince la solidarietà, al contrario della guerra dove tutti sono numeri. Ho consultato gli archivi britannici con le trascrizioni delle comunicazioni tra i sottomarini da guerra tedeschi ed ho verificato che era così, si arriva ad un punto dove non importavano le persone ma il numero dei morti e quanti più erano meglio era. Nel mare al contrario ci sono regole: “prima salviamo e poi giudichiamo” .E’ quello che è accaduto qui su di una piccola spiaggia sperduta a Cabo do Mundo, prosegue Renzo, che non nasconde che il fatto di essere italiano, ovvero di un paese che si confronta quotidianamente col dramma del mare e coi naufragi di migranti che cercano di raggiungere l’Europa, gli fa sentire questa come una delle necessità su cui riflettere maggiormente, perchè venga risolta in un futuro immediato. Intanto adesso è invece impegnato a restituire questa storia dell’U-boat 1277 ailla comunità dei pescatori di Angeiras . “Questa soria è loro” sottolinea.

Joaquim Pereira è uno di questi pescatori, che ha sentito parlare del sottomarino da quando era bambino. Non lo ha mai visto ma sa dov’è. “Dico molte volte a mia moglie – vado al sottomarino”. Perchè quella zona è un vivaio di molti pesci, dove andiamo a pescare sovente” racconta. E dice lui che adesso è Presidente dell’Associazione degli Armatori da Pesca di Angeiras che dai rilievi dei pescatori deve essere affondato ad una profondità di 30 metri. Anche Pereira che non ha mai visto il sottomarino è però molto soddisfatto della visione dello spettacolo degli italiani di Assemblea Teatro e dei portuensi di Pe’ de Vento appena realizzata nel villaggio.

“Questo testo è una riflessione attorno a quello che ha potuto vivere e pensare chi ha partecipato ad una macchina da guerra di questo tipo, e della devastazione che ciò ha prodotto nella sua stessa famiglia. Della sorpresa di essere accolti , con solidarietà, da pescatori, che non erano ricchi, ma condivisero cibi e vestiti ” spiega ancora Sicco. I 47 membri di quella guarnigione che fuggirono l’esercito russo non ebbero alternativa che confrontarsi su quella spiaggia con gli stessi fantasmi delle loro vittime”.

E’ questo che uno di quei marinai , il personaggio di Rui Spranger, e quella che Renzo Sicco ha immaginato possa essere la figlia (rappresentata dall’attrice italiana Laura Casano), rappresenteranno su di un palco, o meglio sulla sabbia di una spiaggia il prossimo 2/3 giugno.
Sarà sulla spiaggia di Angeiras, vicino agli antichi contenitori romani per il pesce, che U Boat 1277 verrà rappresentato.
Intanto fino ad allora le prove proseguono a Torino, in Italia, dove il regista farà gli aggiustamenti finali unendo suoni e immagini (ci sarà un musicista dal vivo alla fisarmonica).

Da simbolo di devastazione e di terrore il sottomarino tedesco si trasforma in una fonte di ricchezza per la regione. Non solo come vivaio di pesca, anche come punto di attrazione di sommozzatori e appassionati di immersione di tutto il mondo.

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