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IL VIZIO ASSURDO

13 settembre, 2012 - 21:00 Cantalupa – Arena Teatro Coassolo – via Roma

L’UNIONE MUSICALE CONDOVESE
in
IL VIZIO ASSURDO
dramma di Diego Fabbri e Davide Lajolo
(Edizioni Nuova Cultura)

in scena Marco Pejrolo, Luca Occelli, Annapaola Bardeloni, Roberta Fornier, Angelo Scarafiotti, Andrea Castellini, Luca Zanetti, Chiara Pautasso
regia di Renzo Sicco e Lino Spadaro
con la partecipazione della Banda dell’Unione Musicale Condovese

 

Dal Monferrato a Montecitorio, Davide Lajolo espresse la sua personalità poliedrica nella scrittura, nell’arte, nell’amore per ogni forma di cultura, nell’impegno civile come partigiano e deputato, con il rigore e la forza d’animo di un politico d’altri tempi. A 100 anni dalla sua nascita il Salone del Libro di Torino, l’Associazione culturale Davide Lajolo, il Parco Culturale Paesaggio Umano e la Fondazione Cesare Pavese sostengono il riallestimento de “Il vizio assurdo”, lo spettacolo scritto da Lajolo stesso con Diego Fabbri.

Assemblea Teatro da oltre vent’anni percorre le strade che stanno tra i filari di Langa e Monferrato, un percorso compiuto attraverso Festival e rassegne teatrali che hanno permesso di conoscere con profondità gli autori e le parole che da queste terre sono nati. In passato con Dialoghi la compagnia torinese ha messo in scena, proprio a Santo Stefano Belbo, Cesare Pavese, nella sua casa natale. Poi ha lavorato su testi tratti dalle parole di Beppe Fenoglio. Proprio per questo è una lineare evoluzione cimentarsi con Davide Lajolo e il testo de’ Il vizio assurdo.

Il vizio assurdo. Storia di Cesare Pavese, è il titolo dell’opera che affronta la biografia appunto dell’autore langarolo, scritta appena qualche anno dopo la sua morte. Davide Lajolo raccolse direttamente, da amico e da intellettuale, le confidenze dell’amico Cesare, ricomponendole in una biografia letteraria e umana. Il vizio assurdo, la depressione che incombe e ritorna lungo tutta la vita dello scrittore, è arricchito di documenti chiusi e riordinati in “un baule” dallo stesso Pavese, un materiale che Lajolo per primo ebbe modo di sfogliare e con efficacia raccontare.

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