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Il Mausoleo del frattempo

04 giugno, 2017 - 10:46

Padre e figlio assistono allo spettacolo di Arlecchino, durante la parata organizzata dal Piccolo Principe, mentre Gheddafi racconta, nella sua ultima conferenza, di un viaggio in sottomarino.
Bartali e Lulù pedalano un’ultima volta per arrivare al tesoro, per loro è stato un grande sacrificio arrivare fino lì.

Come ogni giovedì, Gaber osserva il mare, ma quel giorno decide di recarsi nell’orto, zappa e trova una lumaca che dice di chiamarsi Lucy.
Impressionato, decide di raccontare la cosa ai suoi amici Rodolfo Maltese e Maruzza Musumeci.
In cielo, vola in grandi cerchi un’oca delle nevi, che racconta di un gatto e un topo che diventarono amici.
Un’oca che parla e che racconta di cose impossibili? Scherzi della luna, concordano Pessoa Mick Karn e Shel Shapiro, che passavano di lì per caso.
Intanto, David Bowie fa dono a Fernanda Pivano, per i suoi 100 anni, della sua Tesi di Laurea, mentre una gabbianella e un  gatto accompagnano il Cantautore verso Santiago. A sera, il Cantautore cerca un albergo vuoto (empty), ma non ne trova: sono tutti pieni (full). Allora, si prepara a passare la notte all’addiaccio, resistendo al freddo grazie alla sua robusta Costituzione, avvolto in una coperta multicolore (undici colori, per la precisione).

Quanto avete appena letto, è stato partorito nella notte tra il 31 maggio e il 1 giugno da quel tipo con i capelli rossi che vi dava le cuffie all’inizio dello spettacolo, (Stefano, molto piacere) dopo aver svuotato la stanza-magazzino e aver dato un’ultima occhiata al Mausoleo ormai vuoto, ma ancora colmo di echi di storie passate.
Ringrazio Alessandro Bergonzoni che mi ha ispirato per trovare il titolo, le cuffie, le sedie e le pedane che hanno allietato i miei pomeriggi d’aprile e di maggio, Assemblea Teatro che mi fa lavorare a contatto con grandi professionisti, le caramelle che ricevevo ogni sera e tutti quanti voi che avete partecipato, anche solo capitando per sbaglio, a una delle nostre serate.

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Ringrazio, ovviamente, anche il cane con le cuffie

Questo (per ora) è tutto, gente!

 

Stefano Cavanna

2 Responses to : Il Mausoleo del frattempo

  1. Claudia Bergantin says:

    Prima di tutto vorrei ringraziare tutti voi per l’opportunità che mi avete dato di aver potuto assistere, o meglio aver potuto PARTECIPARE, ai vostri spettacoli. Sono stati variegati e hanno toccato tante di quelle corde e risvegliato tante memorie da condividere con altri che ora mi sento quasi in “astinenza”.
    Ecco una sintesi di commenti: Gheddafi è stato così ben interpretato che pareva proprio lui e nello stesso tempo tutti quelli che erano e sono come lui ( e mi ha fatto leggere Khadra).
    Lo spettacolo sull’aereo caduto in valle Argentera mi ha riportato a quasi trent’anni fa, quando mio cognato parlava di un non ben identificato aereo precipitato e ha portato lassù me e mio marito alla ricerca di qualche frammento. Non abbiamo trovato nulla e ho sempre pensato che o avevamo sbagliato montagna oppure, più probabilmente, era solo una leggenda; ed ecco che quella sera quella leggenda è diventata Storia, la nostra storia.
    Non ho mai letto Fernando Pessoa, ora è nella mia lista di libri da prendere in biblioteca.
    Ho ritrovato le madri di Plaza de Mayo, sono lì con loro eppure son già passati quarant’anni, ero una ragazza, oggi sono in menopausa e non ho dimenticato…
    Tesi di Laurea è stato un capolavoro: non solo è stato ben interpretato ma ho percepito nettamente nella scelta delle parole il vissuto di una perdita, l’umana reazione alla tragedia e al dolore.
    Della Costituzione ho apprezzato i dialoghi e i video: ottima scelta, andrebbe portato nelle scuole.
    E poi…Shel Shapiro! Beh… dapprima son tornata ragazza, poi quella ragazza ero comunque e sempre io, son so se mi spiego.
    E ora smetto per non annoiare.
    Grazie di nuovo da parte mia e di mio marito Dino, il distributore di caramelle.
    Claudia Bergantin

  2. Dino says:

    Carissimo Stefano e tutti coloro che collaborano con Assemblea teatro, volevo ringraziarvi per le serate bellissime passate insieme,gli spettacoli che con pochi mezzi,tanta professionalità
    e molta bravura da parte vostra,mi hanno fatto ricordare, riflettere e gioire nelle sere passate insieme,spero vivamente che si possa ripetere l’esperienza,e che un santo vi aiuti(credo sia S.Paolo)

    un abbraccio ed un caro saluto
    Dino

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