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I protagonisti dei 50 anni – Silvia Nati

15 gennaio, 2018 - 10:03

Scrivere qualcosa per i 50 anni di Assemblea Teatro non è semplice……Sono giorni che penso, ci provo, straccio quello che ho scritto( banale, troppo banale!..), ci ripenso e ci riprovo…..macchè, niente!image1
Perché Assemblea Teatro è stata ed è tante cose per me: lavoro, famiglia, amicizie, viaggi nel mondo, scoperte professionali, gioia di condividere e condivisioni di intenti! Come si fa, in poche righe, a raccontare tutto questo? Io, almeno, non ci riesco.
Allora ho deciso di raccontarvi un aneddoto.
Fine 2008. Tournée in Cile con lo spettacolo “Il funerale di Neruda”. Prima di due repliche nel parco di Villa Grimaldi ( torturificio personale di Pinochet e oggi Parco della Memoria ).
Già l’emozione di trovarsi in quel luogo, sapendo che andrai a raccontare un pezzo di storia del Cile a dei cileni, mentre guardi una distesa di rose di tutti i colori, piantate a ricordo di ogni donna che in quel luogo ha trovato la morte, è un’esperienza che solo Renzo e Assemblea Teatro potevano regalarmi. Ma non basta. Mancano pochi minuti all’inizio dello spettacolo e sentiamo un gran baccano. Sono un gruppetto di 5 o 6 adolescenti che entrano con un fare un po’ sbruffone, ridendo, scherzando, insomma quel fare tipico degli adolescenti in libera uscita. Si capiva che erano arrivati lì per puro caso e, forse attratti dall’ingresso gratuito, hanno deciso di entrare…Sono stati immediatamente avvicinati dalle donne (meravigliose Donne!) che gestiscono quel Parco, e portati da una parte gli hanno spiegato che stava per iniziare uno spettacolo teatrale e che se volevano restare potevano sedersi, in silenzio, insieme al resto del pubblico. Restano. Per tutto lo spettacolo me li trovo davanti ad interrompere quella linea visiva diretta tra la mia posizione in scena e le rose. A fine spettacolo, durante gli applausi, li osservo. Sono visibilmente emozionati. Applaudono. Si alzano e se ne vanno. La sera successiva tornano. Tornano con una quindicina di loro coetanei. Tutti insieme, vicini, in silenzio, guardano lo spettacolo, si emozionano…

Ecco…penso che questa storia sia uno dei buoni motivi per cui valga la pena augurare almeno altri 50 anni di meraviglioso lavoro a tutta Assemblea Teatro!

 Silvia Nati

 

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