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FUOCHI e i falò della libertà

14 febbraio, 2015 - 21:00 Tempio Valdese - Pomaretto

Oratorio per la memoria valdese

riduzione scenica di Marina Jarre – Renzo Sicco
contributi all’elaborazione Giorgio Tourn – Giulio Vincentini
Regia Renzo Sicco / aiuto regia Giovanni Boni – Valerio Maffioletti
realizzato da Cristiana Voglino, Giovanni Boni, Luca Busnengo,
Virginia Bianco, Chiara Pautasso, Andrea Castellini, Angelo Scarafiotti, Lino Spadaro, Chiara Tessiore, Andrea Fardella, Fulvia Romeo, Valeria Tron, Paolo Sicco
musiche di Roger Waters, Dead Can Dance, Clannad, Franco Battiato,
Corale Evangelica di Torino, Johann Pachelbel, Soft Machine, Klaus Shultzee

La Comunità Valdese ogni 16 febbraio si ritrova sulle alture della Val Chisone, della Val Germanasca e della Val Pellice in Piemonte, per illuminarle con la luce di tanti fuochi accesi.
Sono i fuochi della memoria, luminosi segnali di festa che celebrano la fine delle persecuzioni da parte dei Savoia e la ritrovata libertà. Fuochi di tolleranza e di identità da difendere.
FUOCHI che devono ardere per illuminare necessità “altre”, per ricordare e sostenere le LIBERTA’ di religione, di pensiero, di coscienza. Per illuminare una società, quella contemporanea, che riaccende guerre di religione rilanciando segnali e valori medioevali.
Per questo, ancora una volta, lo spettacolo sa narrare l’epopea valdese ed essere momento di incontro che va oltre la celebrazione. Il Comune di Pomaretto, luogo storico delle “Valli”, invita la cittadinanza a riunirsi intorno al Tempio Valdese dove andrà in scena FUOCHI, spettacolo teatrale scritto da Marina Jarre e Renzo Sicco.

Questa è una piccolissima storia persa in altre così grandi… Un amore piccolo in confronto alla grandezza della storia che li coinvolge, quello impossibile tra Margherita, una contadina valdese, e Ascanio, un nobile cattolico. La vicenda si snoda nell’arco di 27 anni, dal 1689 al 1715, biblica e domestica, poetica e densa di terrore; non rispetta un ordine cronologico, ma, correndo avanti e indietro negli anni, ne inventa uno nuovo, quello del ricordo e dell’associazione di pensieri.
Fuochi evoca situazioni di vita e di sofferenza patita da una minoranza che non rinuncia alla sua identità. Margherita racconta la sua storia particolare, una piccola storia persa dentro ad una più grande che la investe, la trascina, la devasta. Accadeva nel ‘700, accade oggi. Fuochi è un testo di suggestione forte che ripropone l’indignazione civile verso gli integralismi, ricordando secoli di oscurantismo che tentarono, senza riuscirci, di estirpare il valdismo con macelli e deportazioni. Un copione secco, 18 scene in cui un’avventura seicentesca intreccia la passione con la persecuzione, le durezze, gli esilii che in quel volgere di secolo subirono le genti di fede Valdese.

Ingresso intero € 5.00

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