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“Fratelli nella notte” première

29 luglio, 2020 - 21:53

A Villar Pellice, in piazza Jervis, mercoledì 5 agosto alle 21 debutta il nuovo spettacolo di Assemblea Teatro “Fratelli nella notte”, tratto dal romanzo omonimo di Cristiano Cavina (pubblicato da Feltrinelli), con la riduzione scenica e l’adattamento teatrale Renzo Sicco, l’interpretazione di Angelo Scarafiotti, Luca Occelli e Giulio Prosperi, il contributo video a cura di Marco Pejrolo e la regia dello stesso Scarafiotti.

Si racconta un periodo della vita di Mario e Giovanni che sono fratelli. Hanno quindici anni di differenza e quasi nulla in comune. Quando si incontrano nei campi a malapena si salutano. Giovanni ha sposato Cristèna, fascista orgogliosa, hanno da poco avuto un bambino. Mario ha vissuto con i genitori fino a quando due uomini in divisa gli dovevano consegnare una lettera. Il ragazzo ha diciotto anni e in guerra non ci vuole andare. Si rifugia prima da alcuni parenti, che abitano lontano, ma l’arruolamento forzato non si dimentica di lui. Per sfuggirle si unisce a un gruppo di quelli che stanno sulle montagne e parlano di comunismo: lui non capisce niente di quello che dicono, è abituato a parlare in dialetto o al massimo a grugnire, come gli animali di cui ama prendersi cura. In più è basso, non sa imbracciare un’arma, così che gli sono affidati i medesimi compiti di fatica cui era abituato nella vita di casa. È così piccolo e agile che i compagni gli affibbiano Tarzan, come nome di battaglia. Un giorno, tuttavia, anche a Mario/Tarzan tocca fare la guerra: in poche ore molti dei suoi compagni muoiono, mentre lui per una granata si ritrova con pezzo d’intestino fuori dal corpo. È proprio in quelle ore tra la vita e la morte, nei brevi momenti di lucidità, implora che suo fratello maggiore lo venga a salvare…

Un racconto su di un periodo significativo della storia italiana. La guerra e la Resistenza da una parte, il mondo contadino dall’altra. Una storia mai di troppo, che aiuta a guardare ai fatti di oggi con un orecchio teso a ciò che è stato. Merito ulteriore dell’opera è l’essere stata scritta dal giovane Cristiano Cavina e non da un reduce di un tempo che fu.

In memoria di William Jervis, più noto come Guglielmo o come Willy, ingegnere olivettiano e antifascista, alpinista e partigiano, nato a Napoli l’ultimo giorno del 1901. Willy Jervis venne fucilato a Villar Pellice nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1944.

 

Ingresso libero

 

Per approfondire la figura di Willy Jervis, vedi anche

 

FRATELLI square

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