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DOMANDA DI GRAZIA di GABRIELE ROMAGNOLI

21 marzo, 2013 - 23:35

L’arte, la cultura, la letteratura possono entrare con impeto nella realtà?
Nel prossimo inizio d’aprile in Cile verrà riesumato il corpo di Pablo Neruda per eseguire le analisi necessarie ad accertare se la sua morte sia avvenuta per cause naturali o procurate.
Tutto ciò è partito dalla denuncia avanzata 35 anni dopo il decesso, dall’autista del Poeta Manuel Araya. Dimenticato da tutti dopo il suo l’arresto nel carcere di Santiago il 23 settembre del ’73, lo stesso giorno della morte di Neruda, Manuel è tornato ad aver desiderio di parlare dopo aver visto lo spettacolo di Assemblea Teatro “Il funerale di Neruda” proprio a Isla Negra nella casa di Neruda trasformata in Museo.
Il giornalista Gabriele Romagnoli è stato il primo a raccogliere e a rilanciare con un articolo su Vanity Fair quel grido di denuncia. Un grido nella realtà nato da una rappresentazione.
Proprio Gabriele Romagnoli ha consegnato alle stampe in questi giorni “Domanda di grazia”, un libro tra il documento e l’inchiesta, in parte autobiografico, in cui si chiede grazia per Andrea Rossi, un amico d’infanzia coinvolto in un oscuro fatto di cronaca e condannato all’ergastolo.
Dettagliato e documentato il racconto scorre inquietando il lettore per la convincente descrizione della forza della discrezionalità e casualità del destino, per le implicazioni e il potere della giustizia di scardinare vite e certezze o ancora per le debolezze degli uomini nel giudicare o autoassolversi.
Ma è la volontà di saper porre interrogativi costanti anche sul proprio avanzare negli anni in cui l’autore ci coinvolge in prima persona che ci spinge a interrogarci, inchiodandoci pagina dopo pagina, non semplicemente a una vicenda giudiziaria ma all’esperienza della vita stessa come cammino carico di svolte impreviste o di possibilità capaci di ribaltare senso e destino per ognuno di noi.
Un libro altro (oggi che escono troppi volumi), un libro che rimette in gioco la letteratura come pratica civile, come fatto e azione che vuole agire sul presente.
Drammatico quanto imperdibile.

Renzo Sicco

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