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Caro Lucho

30 aprile, 2023 - 02:30

***sepulveda-3Luis Sepúlveda, 4 ottobre 1949 – 16 aprile 2020

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Caro Lucho,

sono già tre anni che te ne sei andato.

Come ben racconta Bruno Arpaia nel libro che ti ha dedicato, siamo stati tutti superficiali nel non comprendere in quei primi giorni la gravità della notizia della pandemia da Covid 19, mentre tu invece, con la tua sensibilità e lungimiranza, ne fosti attento. Avevi capito che ti riguardava, non personalmente certo, non potevi saperlo, ma ti riguardava perché riguardava tutti noi. Quel Noi che è sempre stato il tuo segno, quel segno collettivo della storia, soprattutto nelle sue disgrazie.

Ci manchi Lucho, proprio per quel Noi. C’è un vuoto che sentiamo incolmabile come se ci fosse stato strappato un arto, un braccio, una gamba, qualcosa, qualcuno, e l’assenza ci rende più difficile vivere. Ci sono le tue parole che continuiamo a leggere a casa da soli, insieme sui nostri social, sperando sempre di poter tornare a raccontarti sulla scena. Ne abbiamo bisogno noi attori e crediamo ne continuino ad avere bisogno i nostri spettatori. Quel Noi per cui tanto hai pensato, lavorato e scritto.

Abbiamo bisogno di proseguire Noi, insieme.

Grazie Lucho

Renzo Sicco

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Noi di Assemblea Teatro continueremo a dar voce alle sue parole, proprio in quest’anno in cui ricorre il cinquantenario del Golpe in Cile: l’11 settembre 2023 ricorderemo l’evento, al Mausoleo della Bela Rosin a Torino, con le sue “Rose di Atacama”, un vero atto di resistenza.

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