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Barricalla a porte aperte

30 maggio, 2019 - 14:58

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Invito

 

Così ne parla 24 Ovest.it

Barricalla, l’impianto di smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non sito a Collegno alle porte di Torino, considerato un modello a livello europeo per gli alti standard di sicurezza e di gestione, conclude i festeggiamenti per il suo trentennale con due appuntamenti aperti al pubblico.

Mercoledì 5 giugno per il quarto anno consecutivo si terrà Barricalla a porte aperte, visita guidata all’impianto per scoprire cosa siano veramente i rifiuti speciali e soprattutto come funziona il loro smaltimento.

Pochi giorni dopo, sabato 8 giugno, sarà la volta dell’appuntamento teatrale L’uomo che piantava gli alberi, reading teatrale a cura di Assemblea Teatro tratto dal libro di Jean Giono, con la voce di Gisella Bein e i disegni realizzati dal vivo da Monica Calvi.

 

5 GIUGNO ore 18: BARRICALLA A PORTE APERTE

Dove va a finire tutto l’amianto che viene tolto dai tetti delle case? Come funziona un impianto di smaltimento di rifiuti speciali all’avanguardia? Come evitare che i rifiuti pericolosi diventino un danno per la collettività e come possiamo ridurre la loro produzione?
Tutte queste domande e molte altre sono il tema di Barricalla a porte aperte, la giornata di visita dell’impianto di eccellenza per lo smaltimento di rifiuti speciali pericolosi e non di Collegno, a un passo da Torino, che si tiene il 5 giugno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente proclamata dalle Nazioni Unite.
L’appuntamento si inserisce nella giornata indetta da Fise Assoambiente Impianti aperti, nata proprio su proposta della realtà collegnese e dell’esperienza positiva maturata in questi anni.
Barricalla a porte aperte è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore le tematiche ambientali e vogliono rendersi conto in prima persona di come funziona e come viene gestito un impianto così importante e articolato.
La visita si terrà alle 18 ed è indispensabile la prenotazione all’indirizzo porteaperte@barricalla.com indicando nome, cognome e comune di residenza e attendendo quindi esplicita conferma, sempre via mail. Questa modalità è necessaria poiché l’ingresso all’interno di un impianto industriale è sottoposto a precisa prescrizioni.
L’inizio della visita è alle ore 18 con partenza dal piazzale di Barricalla, in via Brasile 1 a Collegno (TO)

8 GIUGNO ore 21: L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI

Una serata speciale per riflettere insieme su quanto sia importante tutelare l’ambiente, lasciandosi incantare dal suggestivo reading tratto da un testo di Jean Giono e portato in scena da Assemblea Teatro attraverso la meravigliosa voce di Gisella Bein e gli affascinantidisegni realizzati dal vivo da Monica Calvi.
Appuntamento alle Lavanderie a Vapore, Corso Pastrengo 51 a Collegno.image (1)
Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Prenotazioni: Assemblea Teatro, tel. 0113042808 e-mail assteat@tin.it
Lo spettacolo. Qualsiasi stupido è capace di distruggere gli alberi. Troppo pochi hanno cuore e dedizione e intelligenza necessaria a salvarli custodirli e se necessario piantarli.
L’albero fin dai tempi antichi rappresenta il simbolo della vita, dell’equilibrio, della saggezza.
Nel paradiso terrestre era la conoscenza del bene e del male, mentre alberi millenari sono stati venerati come sacri e i tronchi giganteschi delle foreste furono le colonne dei primi templi in cui l’uomo esprimeva la sua spiritualità di fronte alla natura.
Ogni albero è la dimora segreta di mille creature.
Anche dopo la sua morte i rami caduti, i tronchi in disfacimento, i ceppi bruciati offrono asilo e nutrimento ad una ricca quanto preziosa comunità vivente.
La natura rinasce senza fine, rinnovandosi continuamente.
Ogni albero racchiude una storia, un mistero, una memoria del passato.
Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane.
Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest’uomo stava compiendo una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future.
L’uomo che piantava alberi è il racconto di questo incontro e della coraggiosa impresa di Elzéard Bouffier.
Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia semplice ma esemplare che racconta “come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione”.
Una storia semplice e toccante.
La vicenda di un pastore che con molta fatica e senza tornaconto personale si dedica a piantare querce in una landa desolata.
Una storia positiva a volte apparentemente ingenua ma capace di un messaggio profondo: la riconciliazione dell’uomo con la natura. Un messaggio di rinascita della foresta e della vita proprio lì dove erano state incoscientemente abbandonate.
L’albero ha dato moltissimo all’umanità. La storia di Elzèard Bouffier ci insegna che è necessario un tempo in cui contraccambiare con affetto e generosità.
La lettura è motore del progetto PAROLE CONTRO LE FIAMME che col sostegno di Barricalla è stato promosso per ricordare gli incendi del 2017 in Portogallo e quelli dell’autunno dello stesso anno in Valle di Susa, così come quelli più recenti e disastrosi in Grecia a Mati e Rafina, in Toscana e negli Stati Uniti in California, nonché quelli sempre minacciosi e ancora in corso nella nostra regione.image

 

QUALCHE INFORMAZIONE SU BARRICALLA

Barricalla è il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, ed è situata alle porte di Torino, a Collegno, in un’area che ospitava una cava di ghiaia e che oggi si trova al nodo di congiunzione tra la tangenziale e l’ingresso ovest della città. Si estende su una superficie di circa 150.000 metri quadrati ed è immediatamente riconoscibile per l’ampio parco fotovoltaico visibile anche dall’esterno.
Dotata di certificazione Emas dal 1998 Barricalla è oggi un importante punto di riferimento per la corretta gestione delle sostanze potenzialmente pericolose di provenienza industriale e da terreni bonificati. La Società raccoglie i rifiuti che non possono essere più reimpiegati nel ciclo produttivo smaltendoli in maniera corretta. I rigidi protocolli garantiscono che i rifiuti non possano nuocere alla salute umana o danneggino l’ambiente.
Nel corso della sua storia trentennale è divenuta un modello nella tutela ambientale, non avendo mai generato emergenze o situazioni di rischio, tanto da essere preso a modello a livello internazionale per la realizzazione di nuovi impianti.

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