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Argentina: a 44 anni dal Golpe

24 marzo, 2020 - 18:16

Il 30 aprile 1977 le prime 14 Madres si radunavano nella Plaza de Mayo, nel centro di Buenos Aires, per protestare a favore dei figli desaparecidos. Questo video ne celebra la ricorrenza

(30 aprile 2020)

 

 

Sono Taty Almeida, delle Madres de Plaza de Mayo Linea Fundadora, e in nome di tutte le Madres vi dico che domani 24 marzo ricordiamo i nostri cari 30.000 e ripudiamo il golpe civile militare e clericale. È un 24 di marzo molto particolare, però se si sospende la marcia non si sospende la memoria. Pertanto, per i 30.000 desaparecidos: PRESENTE

(23 marzo 2020)

 

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Buenos Aires, 24 marzo 2020

Nel giorno del 44° anniversario del Golpe del 1976,

le Madri dei Desaparecidos,

coi loro fazzoletti bianchi sul capo,

non possono scendere in Plaza de Mayo,

perché chiuse in casa come noi.

Da più di 40 anni chiedono Memoria, Verità, Giustizia

per i figli e i nipoti

fatti scomparire durante la dittatura.

Esporre questo telo bianco è un piccolo gesto

affinché sappiano di non essere sole.

Se vuoi, fallo anche tu

alla tua finestra o sulle “finestre virtuali”

Facebook, Instagram, WhatsApp.

Grazie

 

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Il nostro ricordo della desaparición

 

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Alejandro è il figlio della nostra cara Taty Almeida, scomparso il 17 giugno del 1975, 8 mesi prima dell’avvento della dittatura in Argentina. Di lui non si sono più avute notizie e con grande dolore Taty continua a cercarne il corpo.

 Venerdì 17 gennaio a Buenos Aires si terrà un atto pubblico in sua memoria. Volentieri lo ricordiamo con uno dei poemi, quello proprio dedicato a sua madre, che Taty ha ritrovato tra le sue carte alcune settimane dopo la sua scomparsa.

Se la morte

mi sorprende

lontano dal tuo ventre,

perché per te

noi tre siamo sempre lì

se mi dovesse sorprendere

lontano dalle tue carezze,

di cui tanto ho bisogno;

se la morte poi mi dovesse abbracciare forte

come ricompensa

per aver voluto la libertà,

e i tuoi abbracci allora

avvolgeranno solo i ricordi,

i pianti e i consigli

che non ho voluto seguire,

vorrei dirti mamma

che parte di quello che sono stato

lo troverai nei miei compagni:

nell’appuntamento di controllo

l’ultimo,

quello se lo sono portato via loro,

i caduti, i nostri caduti,

il mio appuntamento, il nostro appuntamento,

è in cielo

ci sta aspettando

Se la morte

mi sorprende

in questo modo così amaro,

però così onesto,

se non mi dà il tempo

di un ultimo grido

disperato e sincero,

lascerò il respiro

l’ultimo respiro,

per dire

te quiero.

Il 24 marzo è la tragica ricorrenza del golpe in Argentina da parte dei militari. La dittatura condusse al terribile fenomeno della desaparicion, che causò la scomparsa e la morte di numerosi giovani argentini.

Nel corso degli anni, numerose iniziative sono state poste in essere affinché su questa tragedia non cali il silenzio. Una la ricordiamo nel nostro spettacolo “Più di mille giovedì” in cui si racconta il coraggio delle madri di quei giovani scomparsi che, giovedì dopo giovedì, manifestavano e manifestano ancora in Plaza de Mayo pretendendo risposte e pretendendo verità. In aggiunta ci sono associazioni di nonne che cercano i nipoti, nati dalle loro figlie durante i mesi di prigionia e poi affidati a famiglie di militari argentini, senza che la loro vera origine venisse mai rivelata. In ultimo, ma non meno importante, gli “Hijos”, figli nati dalle famiglie dei ragazzi scomparsi, a cui per anni Assemblea Teatro ha offerto appoggio e aiuto nella loro Casa per l’Identità a Buenos Aires.

Tutto questo per non dimenticare, non solo l’ennesimo picco di crudeltà e perversione di cui è stato capace il genere umano nel corso dei secoli, ma anche la memoria di coloro che sono scomparsi e che altrimenti la Storia avrebbe cancellato.

E’ necessario ricordare perché ancora troppe persone scompaiono nel nulla senza spiegazioni e senza sapere quale sia stata la loro sorte, salvo poi rinvenire i corpi devastati, senza poter ricostruire gli ultimi momenti della loro vita, come è accaduto tre anni fa a Giulio Regeni in Egitto.

Assemblea Teatro, forte dell’esempio di quelle madri coraggiose, non dimentica e continua a chiedere, come loro, verità.

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Quest’anno, in occasione della presenza di Taty Almeida a Torino, manterremo vivo il ricordo ospitando Taty, amica di lunga data, e parlando della sua storia attraverso la presentazione di “Orfana di Figlio”, con letture dal vivo. Ci vediamo l’11 aprile al Mausoleo della Bela Rosin di Torino

 

 

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