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AI PE’ DE STA’ MOUNTANHO

09 agosto, 2014 - 21:00 FORTE SAN CARLO - Chiesa - Fenestrelle (To)

con Paolo Gelato, Marco Arnoulet, Enrico Pascal,
Gianluca Banchio, Ugo Macerata, Paolo Davié, Mario Manduca
con la partecipazione di Cristiana Voglino

A un anno esatto dal debutto in Fortezza fa ritorno tra le antiche mura AI PE’ DE STA’ MOUNTANHO. Il concerto/spettacolo di Valeria Tron e Assemblea Teatro ritorna arricchito da un anno di duro lavoro. Un disco per la giovane cantautrice – LEVE LES YEUX -, una serie di repliche che hanno registrato un grande richiamo di pubblico, nuovi ed interessanti arrangiamenti, alcuni testi inediti scritti dalla Tron che saranno portati in scena da Cristiana Voglino.
“La montagna”, raccontata e cantata nella sua lingua, il patois, le storie personali giunte a Valeria, tramandate da veglie e racconti di famiglia, si presentano così ancor più ricchi, immersi nel movimento incessante di un progetto che muta nel tempo per cogliere tutto ciò che di nuovo e bello si può offrire al pubblico.

A cantare, e raccontare, la montagna, o meglio, quella conosciuta sulla propria pelle, quella acquisita attraverso i racconti delle donne anziane del piccolo paese in cui è nata, è Valeria Tron che, insieme al gruppo Joglar e con l’ausilio di un’attrice sensibile come Cristiana Voglino, porta in concerto la mountanho nella lingua delle valli, il patois.

Valeria Tron, piccola quanto forte donna di montagna, dotata di una delle più belle voci del nostro Paese, con un gruppo di amici musicisti, sfata coraggiosamente il mito della “bella montagna” raccontando una cultura diffidente e coriacea, cantandone la difficoltà e la durezza del vivere in un mondo arcaico sotto tre metri di neve.
In scena un duo vocale, attrice e cantante, un alter ego per tradurre in lingua italiana pensieri e sogni che, per Valeria, solo il patois poteva raccontare in canzone. La parola prende il posto alla canzone, ora la anticipa, ora la incalza, rendendo vivo il rapporto tra cantato e recitato, rendendolo necessario e fondamentale.
Ecco allora affiorare tutto ciò che la montagna è nelle lunghe pause di freddo e sconfinata solitudine, la durezza degli uomini, la propensione al bere, le difficoltà del lavorare e amministrare una casa e un terreno per le donne. Ma anche la bellezza sconfinata di un’alba, il silenzio eterno di alcuni pomeriggi d’autunno, le passeggiate guidati da odori conosciuti, i ricordi di uomini importanti e maestri di vita.

Ingresso intero € 10,00 – ingresso ridotto € 8,00 – Prenotazioni al tel. 0121/83600

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