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5 libri per il Natale – di Fabio Geda

17 dicembre, 2015 - 11:16

Dopo aver pubblicato il suo ultimo lavoro, nel pieno della promozione, Fabio Geda è riuscito a strappare alcuni minuti alla frenesia del momento e ha inviato, per gli amici di Assemblea Teatro, una proposta di lettura per il Natale …. o per regali assolutamente azzeccati. Non fatevela sfuggire!

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“Indonesia Ecc. Viaggio nella nazione improbabile” di Elisabeth Pisani
Perchè leggerlo?
Perché è un bellissimo libro di viaggio scritto da una donna che al posto degli occhi deve avere uno scanner. Consigliato a tutti quelli che amano il sud-est asiatico o che semplicemente usano i libri come porte verso mondi altri.

“Quaderni Giapponesi” di Igort
E’ l’ultimo romanzo grafico di uno dei più importanti disegnatori italiani. Racconta la sua esperienza di vita in Giappone all’epoca delle collaborazioni con la Kodansha, un importantissimo editore Giapponese. Il mondo dei manga, la ricerca estetica e sociale, l’innamoramento per quella terra e quella cultura: Quaderni Giapponesi è a metà tra un memoir e una dichiarazione d’amore. Stupendo.

“La forza dell’empatia. Una storia dei diritti dell’uomo” di Lynn Hunt
E’ un saggio incalzante e provocatorio. Uno di quei libri che, quando l’hai chiuso, ti rendi conto di essere una persona diversa, più ricca, più complessa.

“La frontiera” di Alessandro Leogrande
Una riflessione, un’indagine sul senso di quella parola e sulle storie che la segnano. Leogrande è il vicedirettore de “Lo straniero” e il suo sguardo è vigorosamente ed empaticamente imbrigliato alle storie dei migranti contemporanei. È uno di quei libri che, leggendoli, ti ritrovi spesso “incazzato”, ma che alla fine ti lascia una grandissima voglia di alzarti, uscire e provare a cambiare il mondo.

“L’uomo di Dubai” di Joseph O’Neill
E’ uno dei romanzi finalisti del Man Booker Prize 2014 e come si intuisce dal titolo è un affresco brillante di quel luogo assurdo che è Dubai. È la storia di un americano che si trasferisce lì in cerca di ricchezza.
Un lettore ha detto: È meglio di un film dei fratelli Coen. Ecco. Una cosa così.

 

Fabio Geda

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