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Fuochi – Video proiezione dello spettacolo

08 agosto, 2018 - 21:00 Sala Consiliare - Fenestrelle (TO)

Presentazione delle riprese video effettuate dal Sig. Mauro Ressia

riduzione scenica di Marina Jarre e Renzo Sicco
contributi all’elaborazione di Giorgio Tourn e Giulio Vincentini
regia di Renzo Sicco
realizzato da Cristiana Voglino, Virginia Bianco, Chiara Tessiore, Giovanni Boni,
Angelo Scarafiotti, Lino Spadaro, Paolo Sicco, Chiara Pautasso, Andrea Castellini,
Andrea Fardella, Fulvia Romeo
musiche di Roger Waters, Dead Can Dance, Clannad, Franco Battiato,
Corale Evangelica di Torino, Johann Pachelbel, Soft Machine, Klaus Shultzee

 

Il 17 febbraio è una data importante nella storia dei Valdesi. Nell’anno 1848, dopo decenni di violente repressioni, massacri e deportazioni, Carlo Alberto concesse i diritti civili e la libertà al culto dei “barbetti”.

Da allora, ogni anno la sera del 16 febbraio, le alture della Val Chisone, della Val Germanasca e della Val Pellice, vengono rischiarate dalla luce di tanti fuochi accesi. Sono i fuochi della memoria, luminosi segnali di festa che celebrano la fine delle persecuzioni da parte dei Savoia e la ritrovata libertà.

Fuochi narra una vicenda locale precisa, ma, con il respiro dell’emozione, ne riscrive in forma teatrale l’amore impossibile tra Margherita, una contadina valdese, e Ascanio, nobile cattolico.

La storia si snoda nell’arco di 27 anni, dal 1689 al 1715, biblica e domestica, poetica e densa di terrore; non rispetta un ordine cronologico, ma, correndo avanti e indietro negli anni, ne inventa uno nuovo, quello del ricordo e dell’associazione di pensieri. Evoca situazioni di vita e di sofferenza patita da una minoranza che non rinuncia alla sua identità. Margherita racconta la sua storia particolare, una piccola storia persa dentro ad una più grande che la investe, la trascina, la devasta. Accadeva nel ‘700, accade oggi. Fuochi è uno spettacolo di suggestione forte che ripropone l’indignazione civile verso gli integralismi, ricordando secoli di oscurantismo che tentarono, senza riuscirci, di estirpare il valdismo con macelli e deportazioni. Ci ha spinto a questo lavoro la coscienza di chi cerca, anche nelle vicende di una minoranza religiosa decimata e dispersa, la conferma di valori che non appartengono solo al passato

L’immenso scenario della Fortezza di Fenestrelle, fatiscente e abbandonata accolse nell’agosto 1994 il debutto di questo spettacolo per alcune notti. FUOCHI ha poi realizzato più di 150 repliche in giro per il mondo divenendo uno dei classici della compagnia torinese.

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